Domenica 27 aprile, la Congregazione della Missione celebra il 400* anniversario in concomitanza con il Giubileo della Speranza. Le ultime parole del fondatore san Vincenzo de’ Paoli, “Signore, non posso fare altro che pregare per i miei poveri e per le mie sorelle”, legano in modo profondo l’ordine religioso alla testimonianza di vita di papa Francesco.
Nella giornata si terranno celebrazioni giubilari in ogni chiesa o casa missione dei padri Vincenziani. Nella comunità parrocchiale della Medaglia Miracolosa nel Rione Traiano a Napoli (Soccavo), la solenne celebrazione eucaristica (ore 11.30) sarà presieduta da padre Giuseppe Carulli cm, direttore della Caritas diocesana di Pozzuoli.
L’anno 2025, come sottolineato nel sito della Congregazione (https://cmglobal.org/it/), segna un’importante pietra miliare per la Congregazione della Missione, che celebra il suo quarto centenario in concomitanza con l’Anno Santo indetto da Papa Francesco. Questo doppio giubileo, ricco di spiritualità e rinnovamento, rappresenta un’occasione unica per i Missionari Vincenziani. Un giubileo durante il giubileo, per “Rivestirsi dello Spirito di Cristo come pellegrini pieni di speranza”. Le celebrazioni culmineranno con una messa solenne il prossimo primo maggio a Parigi.
«È un’opportunità per tutti i missionari vincenziani – sottolinea padre André Ngombo cm – di rivestirsi dello Spirito di Cristo, per ottenere la grazia di essere veri e autentici pellegrini della speranza, ispirati dallo Spirito che ci rende liberi di servire e liberi di essere sinodalmente liberi».
La Congregazione è presente in 95 Paesi, in tutto il mondo, conta 39 Province e 5 viceprovince, 3.106 membri e 507 comunità locali. Superiore generale è padre Tomaž Mavrič cm. La Congregazione è stata fondata il 17 aprile 1625. Ma il suo fondatore san Vincenzo de’ Paoli considerò comunque il 25 gennaio 1617 effettiva data della fondazione, in ricordo della consapevolezza maturata nel sentirsi chiamato a portare il Vangelo ai poveri. A gennaio di quest’anno, Bergoglio ha inviato un Messaggio ai Missionari Vincenziani nel quale, dopo aver ripercorso i primi passi della Congregazione della Missione di cui sottolinea oggi la crescita, riflette sull’eredità spirituale, sullo zelo apostolico e sulla cura pastorale che San Vincenzo de’ Paoli ha trasmesso alla Chiesa universale.