Giovedì 10 ottobre, nel palazzo Migliaresi al Rione Terra è stato presentato il Progetto Agorà per il lavoro. Il vescovo di Pozzuoli e di Ischia, don Carlo Villano, e il direttore della Caritas diocesana di Pozzuoli, padre Giuseppe Carulli, hanno invitato Egidio Cerrone, fondatore di Puok, Patrizio Oliva, campione olimpico di pugilato e allenatore, Errico Porzio, pizzaiolo. Tre testimoni di successo per parlare di un progetto che vuole offrire occasioni di speranza da trasmettere ai giovani dei Campi Flegrei, per frenare l’emigrazione e favorire la costruzione di una rete operativa, per agire in sinergia con gli enti privati e pubblici preposti all’accompagnamento al lavoro.
«La vostra storia personale – ha sottolineato il vescovo, rivolgendosi agli ospiti d’onore del convegno – testimonia che i sogni si possono avverare, che nei nostri territori è possibile coniugare lavoro e legalità. Uno dei bisogni principali della nostra terra è proprio il lavoro. Il lavoro dà dignità. Con gli altri vescovi della Campania ci stiamo incontrando per confrontarci sulle tematiche ambientali. L’inquinamento delle nostre realtà è dato spesso dal lavoro sommerso. E ogni giovane che è costretto ad andare fuori per lavorare, se non lo sceglie in coscienza, rappresenta una sconfitta per tutti. L’augurio è che i giovani del nostro Sud possano realizzare nel lavoro i loro sogni».
Il progetto offre orientamento lavorativo, bilancio delle competenze, supporto nella realizzazione di curriculum, preparazione ai colloqui di lavoro, consulenza legale per lavoratori e per datori di lavoro. L’iniziativa è stata presentata dai responsabili della Caritas diocesana e dai giovani che curano lo sportello informativo e le azioni promozionali.
«Ringrazio Egidio Cerrone, Errico Porzio e Patrizio Oliva, che hanno messo la faccia, raccontando le loro esperienze di vita, dimostrando che si può costruire tanto partendo dal nulla. L’iniziativa – ha sottolineato padre Carulli – vuole costituire innanzitutto un “segno di speranza”. Il lavoro consente di non emigrare, soprattutto per i giovani».
Presenti all’incontro, tra gli altri, don Fabio De Luca, vicario episcopale per la carità, don Carmine Schiavone, delegato della Caritas Campania, Domenico Smimmo, responsabile nazionale Progetto Policoro, gli assessori Giacomo Bandiera e Fabiana Riccobene in rappresentanza del Comune di Pozzuoli, Andrea Saggiomo e Franco Luongo, presidente e consigliere della IX Municipalità, diversi direttori di Uffici pastorali diocesani e rappresentanti di organizzazioni del Terzo Settore, responsabili dell’Agenzia per il lavoro Generazione Vincente, Nicola Costagliola, fondatore dell’ente di formazione Gesfor. Il catering è stato curato dall’associazione Bottega dei semplici pensieri. Gli interventi sono stati moderati dal giornalista Ciro Biondi.
Cerrone, particolarmente attivo sui social, ha raccontato la nascita nel 2016 del primo Puok Burger Store e l’affermazione progressiva dei suoi panini. «Consiglio ai ragazzi di portare avanti quello che hanno in testa. Se hai un piccolo sogno, raccontalo a qualcuno, non andare via da qui e portalo avanti. Nei nostri territori c’è tantissimo talento, bisogna creare dei “ponti”, le aziende ci sono».
È stata ricordata anche l’importanza della formazione, della creatività. Lo slogan di Porzio, “la pizza s’adda sapè fà”, lo ha reso famoso e sottolinea la necessità di puntare sulla qualità, con un occhio rivolto in particolare verso la valorizzazione dei giovani. Porzio ha inaugurato ben 15 pizzerie in Italia, in prevalenza nel Sud Italia, con oltre 500 dipendenti e nuove aperture in cantiere, recentemente premiato dalla Guida del Gambero Rosso International con l’assegnazione di due Spicchi e il punteggio di 84/100. «Provo disagio – ha dichiarato scherzosamente – quando mi chiamano imprenditore. Tutte le pizzerie sono a gestione diretta, frutto di tanto lavoro e sacrifici. Dalla strada raccolgo tanti giovani, che inizialmente hanno sbagliato percorso».
Una vita dedicata allo sport e ai giovani. Queste le dimensioni che caratterizzano la storia di Oliva, campione olimpico di pugilato a Mosca 1980, campione europeo EBU nei superleggeri e welter, campione mondiale WBA nei superleggeri. Nel polifunzionale di Soccavo porta avanti una palestra, rendendo accessibile a tutti diverse discipline sportive, con attenzione alle famiglie. «Ai ragazzi – ha sottolineato con grande passione – ricordo che l’impegno verrà sempre premiato. Le motivazioni sono fondamentali per quello che vogliamo realizzare nella nostra vita. Senza regole e senza valori non andiamo da nessuna parte. Abbiamo bisogno di creare giovani in grado di saper accettare le proprie debolezze, le proprie fragilità e trasformarle in punti di forza.
«Il vostro impegno a favore dei giovani, del lavoro, del volontariato, dello sport – ha concluso il vescovo, ringraziando i tre ospiti d’eccezione – non è scontato. La speranza è che quello che appare come straordinario nella vostra vita, possa diventare ordinario nella nostra quotidianità. L’augurio è che possiamo passare da quella che rappresenta una emergenza ad una situazione strutturata, in cui tutti abbiano la possibilità di poter lavorare, realizzando i propri sogni».
Per info: agora.diocesipozzuoli@gmail.com – tel. 0815269168.
Altre notizie sull’incontro e sul progetto nel numero di novembre di Segni dei Tempi.