C’è una memoria storica, a Napoli, che ripercorre tutto il ‘900. Un archivio ricco di immagini che guidano chi le osserva, per mano, attraverso le varie epoche della città partenopea, dei suoi quartieri, della sua provincia, della Campania tutta. Una serie impressionante di immagini in bianco e nero ed un numero considerevole di negativi da salvare a tutela del nostro passato, questo rappresenta l’Archivio fotografico intitolato a Riccardo Carbone, fotografo prima amatoriale (fin dai primi anni Venti) e poi fotoreporter ufficiale del giornale “Il Mattino”. Un’attività ricca ed ininterrotta, la sua, che proseguì fino al 1970, documentando la storia del Novecento con i principali avvenimenti locali e nazionali e lasciando ai posteri in eredità una ricchissima, ma anche – e soprattutto – inesplorata, fonte iconografica per la ricostruzione della storia non solo di Napoli ma dell’intero Paese.
Oggi, circa 500mila negativi, oltre ad alcune migliaia di stampe e lastre di vetro, albergano ordinatamente in scatole e raccoglitori d’epoca, come una intima e familiare galleria d’arte nascosta, tra gli scaffali all’interno di quello che oggi rappresenta la sede dell’Associazione Riccardo Carbone. Un’associazione nata nel 2016, grazie ad un gruppo di volontari e per volontà di Renato Carbone, figlio di Riccardo, allo scopo di salvaguardare questo importante patrimonio di immagini rendendolo altresì disponibile per la consultazione online. Un progetto ambizioso, che se portato a termine rappresenterà uno degli archivi fotografici più completi a livello nazionale.
I negativi, purtroppo, col passare del tempo vengono di continuo aggrediti dalle muffe e sono soggetti a un deperimento costante. Le ripetute richieste di aiuti finanziari alle istituzioni, sia locali che nazionali, sono rimaste inascoltate ed è così che con l’idea del crowdfunding, ovvero una raccolta fondi tramite Internet, attraverso piccoli contributi di gruppi molto numerosi che contribuiscono per un progetto comune, si è potuto dare slancio ad una prima parte del progetto che mira a mettere in sicurezza innanzitutto i negativi.
Il primo obiettivo è stato, dunque, raggiunto: il restauro e la conservazione degli originali fotografici è stata garantita da una grossa partecipazione popolare, ma ora si guarda oltre: un nuovo obiettivo consiste nel poter allestire quattro postazioni di lavoro per iniziare il lavoro di digitalizzazione e proseguire con una parte più ambiziosa del progetto, la digitalizzazione e la pubblicazione in un archivio online.
Non si può più aspettare, dunque, l’intervento deve essere continuato ma l’impegno e le spese continuano ad essere notevoli: è con questo spirito che l’Associazione Riccardo Carbone continua senza sosta con la propria raccolta fondi. Perché, purtroppo, più il tempo passa inesorabile, e Napoli rischia di perdere un patrimonio di inestimabile valore. Nella foto dell’epoca, al concorso di bellezza “Miss Mare anni Cinquanta” si può ammirare la puteolana Sofia Scicolone con il numero 7, quando ancora non era famosa come Loren.
Simona D’Orso
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito: www.archiviofotograficocarbone.org
(foto di Simona D’Orso)