“L’attuale situazione di molte testate – calo dei ricavi pubblicitari e riduzione delle entrate per gli editori unitamente alla chiusura delle chiese (veri e propri centri di distribuzione per molti giornali della Fisc) – richiede interventi che garantiscano al termine della proroga dei contributi una nuova visione con adeguati strumenti di sostegno per garantire realmente il pluralismo dell’informazione in Italia”. Lo ha chiesto nei giorni scorsi Mauro Ungaro, presidente della Federazione italiana settimanali cattolici, durante l’incontro con Rocco Giuseppe Moles, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Informazione e all’Editoria. Con Ungaro c’erano don Oronzo Marraffa (vice presidente vicario della Federazione), Chiara Genisio (vice presidente) e Sergio Criveller (coordinatore del Comitato Tecnico Fisc).
“Il sottosegretario – si legge in una nota – ha sin da subito manifestato il desiderio di ascoltare tutti per aver un quadro quanto più completo della situazione del settore dell’editoria e per poter proporre soluzioni adeguate alle diverse istanze che nei diversi incontri gli verranno presentate”.
Ungaro ha presentato la Federazione mettendo in evidenza anche “la ricchezza e l’armonia delle voci di una storica istituzione che con le sue testate dal Nord al Sud del Paese – e anche all’estero – è voce reale delle comunità ecclesiali e dei territori”. Il presidente ha ribadito “la disponibilità della Federazione alla prosecuzione del fecondo dialogo già avviato con il Dipartimento, ringraziando anche per il lavoro comune svolto sinora soprattutto per non far anche mancare ai giornali diocesani che lo richiedono il contributo previsto dalla legge sull’editoria” (una situazione che riguarda diverse testate di giornali diocesani, non Segni dei tempi, che non ha mai fruito di contributi per l’editoria).