Si è aperta oggi, 11 novembre 2024, nella capitale dell’Azerbaigian, la Conferenza delle parti sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, presieduta da Mukhtar Babayev, già Ministro dell’ecologia e delle Risorse Naturali. Nell’ambito dell’azione globale per il clima, la Conferenza metterà in luce anche il ruolo del turismo che sarà al centro della scena della COP29 di Baku il giorno 20 novembre 2024. Tale risultato fu accolto con favore già dall’incontro dei ministri del turismo del G20 a Belem, in Brasile.
E sarà la prima volta che la Conferenza delle parti sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite accoglierà i ministri del turismo, collocando saldamente il settore nel quadro dell’agenda d’azione della COP29 e fornendo una piattaforma di alto livello per il dialogo e ciò su iniziativa sia dell’Agenzia statale per il turismo della Repubblica dell’Azerbaigian che dell’Organizzazione mondiale del turismo (UN Tourism).
Durante i lavori della Cop29 i paesi presenti cercheranno di creare un nuovo quadro globale per fornire i fondi di cui le nazioni in via di sviluppo hanno bisogno per ridurre le loro emissioni di gas serra e adattarsi agli impatti o alle peggiori condizioni meteorologiche estreme. I paesi poveri auspicano che i finanziamenti per il clima aumentino dai circa 100 miliardi di dollari USA all’anno di oggi ad almeno 1 trilione di dollari ogni anno entro il 2035.
Ma senza la partecipazione degli Stati Uniti è probabile che i paesi sviluppati trovino gli obiettivi sui finanziamenti per il clima più difficili da raggiungere e quindi potrebbero essere portati a cercare di ridurre la componente di denaro di provenienza pubblica che costituisce oggi la base dell’obiettivo dei finanziamenti per il clima.
Ciò potrebbe significare un accresciuto ruolo per il settore privato nella costituzione dell’obiettivo di 1 trilione di dollari, ma tale questione resta molto controversa. Il denaro del settore privato, infatti, ha delle condizioni e può spingere i paesi a indebitarsi ulteriormente ed è anche più difficile da ottenere per i paesi più poveri che ne hanno più bisogno, in particolare per aiutarli a far fronte agli effetti delle condizioni meteorologiche estreme.
Il risultato ottenuto per la partecipazione del settore turistico alla Cop29 riflette il ruolo guida svolto da UN Tourism verso un approccio basato sulle conoscenze scientifiche per guidare il settore nell’azione del turismo in favore del clima e si basa sugli sforzi della Glasgow Declaration Initiative, che è implementata nel quadro del programma One Planet Sustainable Tourism. La collaborazione degli Stati membri impegnati e delle istituzioni che si occupano del turismo, nonché il supporto fornito dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), sono stati determinanti per il raggiungimento di questo momento storico per il settore del turismo alla COP29.
In programma per il 20 novembre, il primo incontro ministeriale sull’azione per il clima nel turismo sarà seguito da tre tavole rotonde tematiche di alto livello su misurazione e decarbonizzazione, rigenerazione (adattamento) e finanza e soluzioni innovative onde costruire un’agenda climatica coraggiosa per il turismo e indirizzata verso il bene comune.
La presidenza della COP29 guiderà il lancio della Dichiarazione di Baku sull’azione rafforzata per il clima nel campo del turismo. La Dichiarazione è un invito all’azione in risposta alla necessità di sviluppare più contributi determinati a livello nazionale (NDC) per l’accordo di Parigi, come richiesto dal Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, dal Segretario esecutivo dell’UNFCCC, Simon Stiell e dal Segretario generale del turismo delle Nazioni Unite, Zurab Pololikashvili. A Baku, i rappresentanti dei governi saranno incoraggiati ad approvare tale Dichiarazione e a definire i loro piani per collegare le politiche e gli sforzi del turismo con gli obiettivi climatici nazionali e con l’agenda delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. L’Agenzia delle Nazioni Unite per il Turismo e l’Agenzia statale per il turismo dell’Azerbaigian pubblicheranno, per consultazione pubblica, un documento di presa di posizione sull’esplorazione delle opportunità di integrazione del turismo nei Nationally determined contributions (NDC), secondo modalità determinate a livello nazionale.
Sempre a Baku, lo Statistical Framework for Measuring the Sustainability of Tourism (MST), adottato dalla Commissione statistica delle Nazioni Unite nel febbraio 2024, sarà formalmente riconosciuto come strumento per misurare gli impatti dell’azione del settore sul clima. Il MST Framework è un esempio di come sia possibile andare oltre il PIL per includere anche dati ambientali, come le emissioni di gas serra e l’uso di energia. In riconoscimento di ciò, MST sarà preso in considerazione per la produzione di dati più affidabili gettando le basi necessarie per il progresso nella mitigazione delle emissioni di gas serra correlate al turismo e all’efficienza energetica.
Nell’ambito dei piani per continuare ad accelerare l’azione per il clima nel campo del turismo, i delegati della COP29 discuteranno di un meccanismo di coordinamento e di una partnership previsti e guidati da UN Tourism con il sistema delle Nazioni Unite, con partner multilaterali, con l’industria, con il mondo accademico e con altri istituti chiave per garantire coerenza e allineamento onde promuovere un’agenda basata su dati scientifici per il raggiungimento di un impatto positivo del settore sul clima.
da Il Faro di Roma
Carlo Marino