Venerdì 26 maggio, alle ore 18, nell’auditorium del Villaggio del Fanciullo a Pozzuoli (via Campi Flegrei, 12), la Delegazione di Pozzuoli-Ischia dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (OESSG) Luogotenenza per l’Italia Meridionale Tirrenica, organizza il convegno “La rotta verso la conoscenza e l’incontro”.
Nell’evento, realizzato con la Diocesi, il Comune e l’A.N.M.I. di Pozzuoli, sarà presente il comandante della nave “Laura Bassi”, Francesco Sedmak. Il rompighiaccio ha raggiunto, all’inizio di quest’anno, il punto più a Sud del Mondo. Partecipano il vescovo di Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella, il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, il Luogotenente OESSG Italia Meridionale Tirrenica, Giovanni Battista Rossi. Modera il giornalista Ciro Biondi.
All’allestimento della nave ha collaborato il puteolano Carmelo Di Marco, membro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, e il comandante Sedmak, conoscendo il suo impegno nell’OESSG, ha voluto piantare una bandiera dell’ordine una volta giunto nel punto più a Sud in Antartide.
Il rompighiaccio è approdato, infatti, alla latitudine di 78° 44.280′ S, nella Baia delle Balene, nel Mare di Ross. Un record stabilito nella campagna oceanografica della 38/a Spedizione Italiana del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra) finanziato dal ministero per l’Università e la Ricerca e gestito da Enea e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), coordinata dall’Istituto Nazionale Oceanografia e Geofisica Sperimentale (Ogs).
Va sottolineato che il record è stato possibile a causa dei cambiamenti climatici, come precisato con amarezza dal comandante: “Sono contento del record, ma al tempo stesso sono triste nel constatare che le cose stanno veramente cambiando qui in Antartide e nel mondo in generale. Nel 2017 quando per la prima volta siamo stati con la vecchia OGS Explora nella Baia delle Balene abbiamo trovato tanto ghiaccio impenetrabile. Personalmente mai avrei pensato di poter a distanza di pochi anni riscontrare un tale scioglimento del ghiaccio da riuscire a scendere tanto a sud quanto, forzando e osando un po’, siamo riusciti a fare quest’anno”.
La nave, ricordano gli organizzatori dell’incontro, è annoverata anche per il suo impegno umanitario: a novembre dello scorso anno, in navigazione nel Mar Ionio, ha soccorso 92 naufraghi, tra cui 49 uomini, 20 donne e 23 bambini.