Sarà realizzato a Pozzuoli, nell’attuale parco urbano attrezzato, in via Vecchia delle Vigne, il parco giochi inclusivo “Parco giochi senza frontiere”, un’area specificamente progettata che permetterà a tutti i bambini, indipendentemente dalle proprie abilità fisiche e motorie, di giocare insieme tra loro, liberi e privi di qualsivoglia barriera. Esso si aggiungerà agli altri parchi giochi inclusivi già realizzati in Italia (si contano meno di cento parchi inclusivi, dislocati soprattutto nelle regioni del nord), nessuno, ad oggi, realizzato in Campania con queste caratteristiche.
Lo spiega l’ingegnere Valeriano Tegazzini, tecnico incaricato per l’esecuzione dell’opera: «Per essere veramente definito inclusivo, un parco giochi deve essere progettato secondo le indicazioni dell’Universal Design. In Italia, dal mese di luglio 2023, è in vigore il decreto CAM 07/02/2023 che impone che i parchi giochi debbano essere progettati secondo i criteri dell’Universal Design, oltre che essere ecosostenibili. Nonostante il nostro progetto sia partito ben prima dell’emanazione del suddetto decreto, esso è basato su questi principi, ovvero che lo spazio è progettato per tutti e l’accessibilità è trasparente, non si nota: non è l’aspetto più rilevante. Evitando quindi di “escludere”, “segregare” e “integrare”, ma solo “includere”». Il progetto di Pozzuoli parte da lontano, dal sogno di una mamma che ha coinvolto tante famiglie fino alla costituzione di un comitato pubblico, legalmente riconosciuto, divenuto poi nel tempo interlocutore attivo con le amministrazioni locali che hanno compreso la genuinità del progetto.
Anche le amministrazioni, infatti, hanno investito, fi n da subito, energie e risorse per realizzare il parco giochi. «Siamo ormai nella fase finale del lungo iter progettuale, tecnico e amministrativo – spiega l’ingegnere – che ci permetterà, a breve, di iniziare i lavori per la realizzazione del parco giochi inclusivo. Abbiamo ottenuto da poco l’autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli. Siamo davvero in dirittura d’arrivo».
Il parco, progettato attraverso il rispetto dei requisiti che consentono la scelta di prodotti ecocompatibili, si estenderà su una superficie di circa 1.000 metri quadrati, immerso nel verde, completamente privo di barriere architettoniche, dotato di un’ampia area di parcheggio, facilmente raggiungibile dalle vicine strade di via Solfatara e variante Solfatara. Anzi, sostiene il progettista, «si pensa che il parco possa servire l’intera utenza dell’area flegrea, che comprende i comuni di Pozzuoli, Quarto, Bacoli e Monte di Procida, nonché i quartieri limitrofi di Bagnoli, Pianura e Fuorigrotta
del comune di Napoli. Aggiungo che la preparazione dell’area, la realizzazione dei vialetti di collegamento, delle staccionate, degli arredi urbani e dell’impiantistica è a carico del comune di Pozzuoli che ha stanziato una somma che porterà in gara nei prossimi mesi, alla quale si aggiungerà l’impegno del comitato al quale è demandato il compito di acquistare le attrezzature e donarle al comune di Pozzuoli, il quale provvederà alla successiva manutenzione». Da tempo, infatti, è partita anche una raccolta fondi privata, poiché la spesa da sostenere per comprare le attrezzature ludiche e quant’altro necessario, il cui costo si aggira intorno ai 100.000 euro, come detto sarà completamente a carico del citato comitato.
«Una gara di solidarietà – ricorda l’ingegnere Tegazzini – che ha coinvolto tanti volontari che hanno saputo ben spiegare le finalità della raccolta e che ha avuto, ovviamente, un grande e positivo riscontro. Per questo motivo e per tante altre ragioni personali, ho deciso, fin da subito, di devolvere totalmente al comitato il mio compenso professionale, al netto delle spese sostenute». Coinvolte anche alcune comunità parrocchiali della diocesi di Pozzuoli che recentemente hanno riservato ampio risalto alla raccolta fondi, dando la possibilità ai promotori di organizzare anche eventi culturali per promuovere tal fine. A tutto ciò, si aggiungeranno anche altre donazioni che arriveranno da alcuni sponsor privati già coinvolti e fortemente interessati a sostenere l’iniziativa. «Il parco in oggetto – dichiara il tecnico – dovrà essere innanzitutto una vera occasione di divertimento e sarà il più possibile a stretto contatto con la natura. Sarà costituito da attrezzature sicure, che non richiedono manutenzione e caratterizzate da un design moderno attento ed ecosostenibile, dislocate su tutta l’area di intervento in perfetta sintonia con l’ambiente naturalistico circostante».
I materiali previsti nel progetto presentano una texture che garantisce esperienze sensoriali non solo dal punto di vista visivo, ma anche tattile e adatte a tutti i tipi di disabilità e non. Le varie attrezzature saranno opportunamente collegate da vialetti realizzati con materiale ecosostenibile per favorirne l’accessibilità, caratterizzati da percorsi tattilo-plantari e da mappe tattili. Inoltre, laddove necessario, per garantire la sicurezza, saranno realizzate pavimentazioni in gomma colata caratterizzata da un’elevata percentuale di riciclato come previsto dalla legge. I vialetti di collegamento alle varie giostre e attrazioni, fornite di pavimentazione antitrauma ecocompatibile, saranno realizzati in terra stabilizzata ecocompatibile e drenate. Tutte le superfici saranno caratterizzate dalla stessa quota senza la presenza di gradini. Il parco sarà composto da sette isole ludico-ricreative: altalena a quattro posti inclusiva con seggiolino conformato; altalena a nido inclusiva accessibile; giostra rotante inclusiva; onda sensoriale per esplorazione al tatto accessibile inclusiva; scivolo collinare inclusivo doppia corsia; teleferica con sediolino conformato; area musicale costituita da strumento ad arco, clessidra, tamburo tono alto e tamburo tono basso. Il parco si completa con panchine conformate, tavoli da pic nic normali ed accessibili, mappe tattili e fontana accessibile (foto del progetto).
Presentazione Parco Giochi senza frontiere Youtube