Lunedì 27 giugno, alle ore 19, in Piazza Duomo ad Acerra, nel chiostro del Seminario, il vescovo monsignor Antonio Di Donna incontra i cittadini sulla quarta linea per il termovalizzatore, che è stata prospettata dal presidente della Regione De Luca in aggiunta alle tre già esistenti.
Introduce il dibattito il direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, Antonio Pintauro.
Acerra esprime la propria contrarietà all’ipotesi della quarta linea dell’inceneritore, a più di 20 anni dalla prima imponente marcia silenziosa realizzata nella città per esprimere la preoccupazione della gente circa la costruzione dell’inceneritore e a 7 anni dall’enciclica Laudato si’ in cui papa Francesco chiede che nel «dibattito devono avere un posto privilegiato gli abitanti del luogo, i quali si interrogano su ciò che vogliono per sé e per i propri figli, e possono tenere in considerazione le finalità che trascendono l’interesse economico immediato».
La Chiesa di Acerra conferma e ribadisce le proprie perplessità rispetto ad una politica di gestione dei rifiuti che, con lo spettro della quarta linea e il continuo tentativo di potenziamento dell’impianto, dimostra di essere rimasta in questi anni prigioniera e succube della logica dell’emergenza e della pressione economica, dentro una visione miope e fallimentare di sviluppo.
Tutto questo rischia di produrre l’unico risultato di mettere ai margini la vera vocazione del territorio, mortificandone le ricchezze paesaggistiche, culturali e archeologiche. E lasciando indietro il vero motore dell’economia: l’agricoltura.