Nato a Negrar (Verona) il 4 agosto 1932, ordinato sacerdote nel 1958, dal 1960 al 1972 operò a Milano come educatore e insegnante. Nei suoi 20 anni a Napoli divenne cappellano di Poggioreale e responsabile della pastorale carceraria. E’ stato tra i promotori della proposta di istituire un servizio civile obbligatorio.
Testimone della carità, ha sempre messo al primo posto l’attenzione ai poveri e agli ultimi, l’importanza del discernimento e della progettazione, per evitare azioni di puro assistenzialismo. Come ricordato in una nota della Caritas Italiana, il suo mandato è stato caratterizzato, in particolare, dall’avvio di una riflessione ancora attuale sul tema gestione e/o promozione: responsabilizzando maggiormente le Caritas diocesane capaci e disponibili a fare da capofila di progetto negli interventi di solidarietà e sviluppo, con gemellaggi, presenza di volontari e obiettori; sottolineando la necessità di attrezzarsi sul piano della conoscenza delle povertà, la ricerca delle cause, delle possibili risposte e dei servizi, per offrire un contributo a livello di dibattito culturale, ma anche legislativo, sugli indirizzi di politiche sociali; rivolgendo grande attenzione al ruolo delle Caritas parrocchiali.
«Don Elvio – si sottolinea nella nota della Caritas Italiana – lascia a tutti il ricordo e l’esempio della sua grande capacità di ascolto, la sua ferma convinzione dell’importanza del dialogo, del confronto costante, della condivisione, di un cammino da costruire insieme, con l’apporto di tutte le Caritas, a servizio della Chiesa che è in Italia».
Le esequie verranno celebrate martedì a Roma nella parrocchia Don Calabria a Primavalle.