Si è svolto all’Eremo dei Camaldoli l’incontro annuale di verifica e programmazione di tutti i direttori degli uffici diocesani, presieduto dal vescovo di Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella (nella foto). Il confronto è stato realizzato durante una due giorni – il 26 e 27 giugno – nei quali si è cercato di effettuare un’attenta analisi di alcune problematiche che si sono presentate nella realizzazione di eventi ed iniziative diocesane. In particolare, infatti, è stato evidenziato che non sempre si è registrata una forte partecipazione da parte di tutte le parrocchie ed è stata sollecitata una maggiore condivisione, anche per evitare autoreferenzialità. Per ripartire con rinnovato slancio, è emersa la richiesta di intensificare la realizzazione d’incontri periodici tra gli uffici di ognuno dei quattro centri pastorali: liturgia, catechesi, carità e cultura. Considerate le difficoltà da parte di diversi direttori di uffici diocesani, che sono parroci e contemporaneamente hanno anche molteplici incarichi, si auspica un maggiore coinvolgimento dei laici nella conduzione degli stessi uffici. Partendo dalla consapevolezza che si deve rivolgere innanzitutto attenzione alla persona, piuttosto che solo all’agire, è stata messa in luce la necessità di realizzare una programmazione condivisa tra gli uffici dello stesso centro, ma soprattutto mirare ad una progettazione che impegni tutti verso alcuni obiettivi comuni. È stata anche suggerita l’individuazione di tematiche specifiche, che possano caratterizzate le attività pastorali annuali o pluriennali.
Importante che ci sia un ruolo più incisivo dei vicari episcopali, soprattutto se si parte da una progettualità condivisa, il ruolo diventa di guida e verifica che gli obiettivi prefissati siano realmente perseguiti. L’obiettivo deve essere quindi quello di puntare innanzitutto al rapporto tra le persone, perché solo il contatto tra i referenti degli uffici può portare alla ripresa delle attività con il giusto fervore; si deve anche superare l’atteggiamento della rassegnazione e dell’accontentarsi rispetto alle attività che si riesce a mettere in essere. L’invito è quello di puntare alla realizzazione di attività che siano di alto livello, che ci sia una programmazione condivisa e non dettata solo dalla necessità di correre o di organizzare un evento solo perché in calendario.
Tutti i partecipanti hanno condiviso la necessità di riprendere gli stimoli del Sinodo, che si è concluso il 26 novembre 2006, ripartendo dai punti fissati nel Libro del Sinodo elaborato a gennaio 2007 e poi nel Direttorio pastorale pubblicato il 2 dicembre dello stesso anno.
La sinodalità, oggi percepita come strumento d’azione, deve diventare uno degli obiettivi da perseguire.
Si evidenzia la necessità d’intervenire laddove alcuni referenti di uffici diocesani non partecipano agli incontri del vicariato e non si relazionano con i direttori degli altri uffici, nonchè comunicare eventuali nuove nomine.
Tutti i partecipanti hanno sottolineato l’aspetto positivo degli incontri di verifica e programmazione dei centri pastorali, e si auspica che quanto emerso possa avere una ricaduta sulla vita della diocesi, individuando delle modalità per riportarne i risultati nelle parrocchie.
Durante i lavori sono state presentate anche le esperienze dei giovani del Progetto Policoro e della Fondazione Paulus.
Carlo Lettieri