La diocesi di Pozzuoli, per testimoniare l’impegno per la vita e riflettere sul Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 39a Giornata nazionale per la vita, organizza per domenica 7 maggio la Marcia per la Vita diocesana, sul tema “Donne e uomini per la vita, nel solco di Santa Teresa di Calcutta”.
L’evento, promosso dall’Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia e della vita, si svolgerà a Bacoli e sarà presieduto dal vescovo di Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella. L’accoglienza si svolgerà alle ore 17 nella parrocchia San Gioacchino; la marcia si snoderà poi per il centro storico di Bacoli, fino alla villa comunale, dove è previsto l’intervento del professore Carmine Matarazzo e l’ascolto di diverse testimonianze, con uno spettacolo a tema.
Tutti sono invitati a partecipare a questo momento di testimonianza per sottolineare che “amare la vita è sempre prendersi cura dell’altro, volere il suo bene, coltivare e rispettare la sua dignità trascendente”, riprendendo le citazioni di Papa Francesco riportate nel messaggio del Consiglio permanente della Cei: «Il sogno di Dio si realizza nella storia con la cura dei bambini e dei nonni. I bambini “sono il futuro, sono la forza, quelli che portano avanti. Sono quelli in cui riponiamo la speranza”; i nonni “sono la memoria della famiglia. Sono quelli che ci hanno trasmesso la fede”». I bambini sono il futuro, gli anziani sono la memoria della vita. Sono maestri dell’essenziale: trasmettono ciò che hanno acquisito nella loro lunga vita e lo donano come un concentrato di sapienza. Celebrare la Giornata per la vita significa tenere insieme le generazioni all’interno della famiglia: nonni, genitori, bambini. In un contesto di forte individualismo, caratterizzato dall’autonomia assoluta, la famiglia ricorda che tutti siamo inseriti in un contesto di relazioni. La famiglia è antidoto alla società del profitto perché vive rapporti all’insegna della gratuità. Bambini e anziani rappresentano i due poli della vita, ma sono i più vulnerabili, spesso i più dimenticati. Una società che abbandona i bambini e che emargina gli anziani recide le sue radici e oscura il suo futuro. Lo ricordava tempo fa il Santo Padre: «Ogni volta che un bambino è abbandonato e un anziano emarginato, si compie non solo un atto di ingiustizia, ma si sancisce anche il fallimento di quella società» (udienza al Pontificio Consiglio per la famiglia, 25 ottobre 2013). Invece, prendersi cura dei piccoli e degli anziani è una scelta di civiltà. Ed è anche il futuro, perché i piccoli, i bambini, i giovani porteranno avanti quella società con la loro forza, la loro giovinezza, e gli anziani la porteranno avanti con la loro saggezza e la loro memoria.
Don Gianni Illiano, Lucia e Rodolfo Giordano
Locandina giornata per la vita 2017