Caritas Italiana e il volto dell’Italia che non si arrende. Viveri e aiuti economici per quasi 40.000 “nuovi poveri”





Cresce la richiesta di beni di prima necessità (cibo, viveri, mense con pranzi in asporto e distribuzione pasti ai senza fissa dimora) e cresce la domanda di aiuti economici per il pagamento di bollette, affitti e spese per la gestione della casa.

Questa la fotografia della situazione in Italia, presentata dalla Caritas Italiana nel comunicato stampa di oggi. Si registrano quasi 40.000 “nuovi poveri”, che presentano in prevalenza assoluta problemi legati alla mancanza di lavoro e a difficoltà economiche, seguiti da problematiche familiari e abitative. Sono stati effettuati oltre 20.000 contatti da parte dei centri ascolto, consegne a domicilio e fornitura di pasti in modalità di asporto per oltre 56.000 persone, distribuzione di igienizzanti e dispositivi di protezione individuale a oltre 288.000 persone. La Caritas è consapevole che nei prossimi giorni andranno ad aumentare soprattutto le richieste di aiuti economici, per sostenere il pagamento delle bollette per le utenze familiari e delle aziende, che stanno regolarmente giungendo agli utenti, senza che il Governo abbia previsto in merito alcuna agevolazione o rinvio dei pagamenti.

Forte la risposta della solidarietà. A partire da Papa Francesco che ha donato 100mila euro, poi la Conferenza Episcopale Italiana che ha versato alle Caritas diocesane 10 milioni di euro dai fondi dell’otto per mille che i cittadini destinano alla Chiesa Cattolica. Con la campagna Caritas “Emergenza coronavirus: la concretezza della carità”, è stato raccolto finora più di 1,9 milioni di euro da parte di 3.760 offerenti. Numerose le donazioni di singoli, aziende, imprese alle Caritas diocesane e alle Caritas parrocchiali. Vengono forniti anche altri due dati assolutamente positivi:

– nel 59,4% delle Caritas sono aumentati i volontari giovani (under 34) impegnati nelle attività e nei servizi;

– numerose diocesi hanno messo a disposizione strutture destinate all’accoglienza per medici e/o infermieri, persone in quarantena o senza fissa dimora.

Nel dettaglio: 68 strutture di ben 48 diocesi (sulle 213 presenti in Italia) hanno accolto quasi 1.450 medici e infermieri, impossibilitati a tornare nelle proprie case (in Campania attive le diocesi di Ariano Irpino, Aversa, Sorrento-Castellammare di Stabia e Vallo della Lucania); 46 strutture, in 34 diocesi e per oltre 1.100 posti, sono state destinate a persone in quarantena e/o dimesse dagli ospedali (nella nostra regione ha risposto Sorrento-Castellammare di Stabia); 64 strutture, in 42 diocesi per 1.200 posti hanno offerto ospitalità aggiuntiva a persone senza fissa dimora (potenziata l’accoglienza per homeless nelle diocesi di Aversa e Napoli).

«Ecco la concretezza della carità – sottolinea don Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana –. Il volto bello e solidale dell’Italia che non si arrende».

 

(foto da Avvenire)

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Per offerte alla Caritas diocesana di Pozzuoli: IBAN: IT56O0306909606100000108496

 





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