Venerdì 9 febbraio, alle ore 19, nel Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, l’Arcivescovo Tommaso Caputo presiederà la santa Messa per celebrare il centenario della morte della contessa Marianna Farnararo De Fusco, consorte del Beato Bartolo Longo e con lui fondatrice della Basilica mariana, delle Opere di carità, delle Suore domenicane “Figlie del Santo Rosario di Pompei” e della nuova Città. Il rito sarà animato dalla Schola Cantorum delle nostre Suore, diretta da suor Marianeve Cuomo. Al termine della celebrazione, dopo la chiusura del Quadro della Madonna del Rosario, si renderà onore alla Contessa con un omaggio floreale alla sua tomba, posta nella cripta del Santuario.
Alla cerimonia interverranno il Sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, alcune autorità di Monopoli e Latiano, città di origine di Marianna Farnararo e Bartolo Longo, i familiari della Contessa e di Bartolo Longo e altre autorità civili e militari.
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Certo, la vita di Marianna non fu facile. Rimasta orfana di padre a soli otto anni, nel 1850 si trasferì a Napoli insieme alla famiglia e, a soli quindici anni, sposò il Conte Albenzio De Fusco, nobile proprietario terriero, che morì presto, nel 1864, lasciandola vedova con cinque figli piccoli. Eppure non si arrese, rimboccandosi le maniche, confidando sempre in Dio e nella Vergine, divenendo così, per tutti, un esempio per la forza e la fede che non vacilla nemmeno al soffio impetuoso degli eventi infausti. Nel 1868, grazie alla sua amica Caterina Volpicelli, oggi santa, conobbe il giovane avvocato Bartolo Longo, cui chiederà di amministrare le proprietà ereditate dal marito a Valle di Pompei. Per il Beato, la sua parola, i suoi consigli, il suo “mantenere i piedi per terra” furono essenziali. È anche grazie a lei che 60 mila ragazzi e ragazze sono stati sottratti alla strada e indirizzati alla “vita buona del Vangelo”. Morì a Valle di Pompei (non era ancora comune autonomo), il 9 febbraio 1924.