Parte il progetto di orientamento per i ragazzi di Soccavo: un punto di indirizzo per le scelte scolastiche, universitarie e per l’inserimento nel mondo del lavoro. L’idea nasce dai salesiani cooperatori della parrocchia santi apostoli Pietro e Paolo, una realtà diocesana che ospita il progetto salesiano.
In un momento sociale così complicato, i cooperatori hanno individuato i bisogni dei ragazzi locali e da qui, con le competenze dovute, hanno pensato di creare uno sportello di orientamento: l’idea è di insegnare ai ragazzi come si scrive un curriculum o una lettera di presentazione, ma non solo. Portare avanti un colloquio, puntando sulle proprie capacità, sapersi districare nella giungla dei concorsi. Insomma, uno sportello per imparare a conoscersi e a farsi conoscere. La scelta della scuola superiore non sempre è semplice, per non parlare di quella universitaria, per questo gli studenti avranno a disposizione una guida con tutti gli indirizzi presenti sul territorio napoletano, in modo da capire, in base alle proprie abilità, la strada da percorrere.
I salesiani cooperatori però puntano anche al mondo del lavoro, una tematica assai cara al fondatore dei salesiani, don Bosco. Nella parrocchia di Soccavo, il gruppo dei salesiani cooperatori è composto da sette donne e due uomini, in ordine alfabetico: Francesca Attanasio, Maria Rosaria Chianese, Maria Rosaria Chiaro, Maria Rosaria De Crescenzo, Imma Di Costanzo, Liliana Felaco, Paolo Fiorentino, Amalia Romaniello, Roberto Ungaro. Questo gruppo vede la presenza del parroco don Vincenzo Cimarelli, anche lui salesiano cooperatore.
I salesiani soccavesi si sono messi all’opera per creare una rete trasversale con i commercianti locali: «L’idea – spiega Paolo – è quella di creare delle collaborazioni con i negozianti per contratti di apprendistato. Molti ragazzi, terminato l’obbligo formativo, decidono di non proseguire gli studi, e di puntare su un lavoro come il barbiere, il macellaio o il salumiere. I ragazzi hanno bisogno di imparare un mestiere, gli esercenti dal canto loro, hanno bisogno di un aiuto, insomma un connubio vincente».
La bacheca su domanda e offerta lavoro sarà aggiornata tutte le settimane. Lo sportello partirà il 10 maggio e sarà inaugurato il 6 maggio, giorno della festa di san Domenico Savio, il santo giovane tanto caro a don Bosco. I salesiani cooperatori credono tanto nella realizzazione di questo progetto, soprattutto perché si rivolge ai ragazzi di tutto il quartiere e non solo a quelli dell’oratorio. «Io credo – dichiara Imma – che se ami i giovani non puoi non amare don Bosco, è un circolo d’amore a cui non si può rinunciare».
Liliana sottolinea che questo progetto rappresenta proprio la spiritualità salesiana e che i cooperatori rappresentano una realtà radicata nel tessuto sociale.
«Si sceglie di diventare salesiani cooperatori – afferma Amalia – perché si crede fermamente che in ogni ragazzo c’è un tesoro da tirare fuori e che, ognuno, a suo modo, con il proprio essere, può contribuire a rendere il mondo un posto migliore».
La realtà dei salesiani cooperatori a Soccavo è nata nel febbraio del 2020, quando gli aspiranti cooperatori hanno fatto la promessa dinanzi al vescovo di Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella, e all’Ispettore dell’Italia Meridionale, don Angelo Santorsola (nelle foto: momenti salienti della celebrazione dello scorso anno, quando ancora era possibile condividere in massa uno stesso luogo). Oggi il gruppo si sta infoltendo perché esiste un nuovo gruppo di aspiranti salesiani cooperatori in cammino verso la promessa.
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Don Bosco fu un uomo pratico e intraprendente, un lavoratore infaticabile e creativo che impegnò tutte le sue energie in un vasto progetto apostolico per l’educazione umana e cristiana dei giovani.
Certo di essere chiamato da Dio a questa missione, fondò oratori, scuole, laboratori; trovò lavoro per i giovani; si impegnò per l’Evangelizzazione dei ceti popolari e per le missioni. Per realizzare il suo progetto apostolico coinvolse tanti laici, uomini e donne, uniti in una associazione: i Salesiani Cooperatori.
Tracciò una regola di vita spirituale, semplice ma ricca in contenuto. Uno spirito caratteristico, quello salesiano, che esprime e sottolinea in modo particolare alcuni valori del Vangelo: forte carità pastorale, dinamismo giovanile, senso della Chiesa, spirito di famiglia, ottimismo, gioia (https://www.salesianicooperatori.eu/l-associazione/chi-siamo).