È sempre più difficile orientarsi di notte con la stella polare in città per la presenza del cosiddetto inquinamento luminoso urbano che impedisce di identificare bene le costellazioni e le singole stelle. Un metodo alternativo e molto più semplice è l’orientamento con la Luna, purché non sia piena o nuova. Quando la parte bianca della Luna, la cosiddetta gobba, ha la forma di una grande C, essa è decrescente mentre quando ha la forma di una D è crescente. Ma come faccio a ricordarmelo? Beh, si può pensare, ricorrendo alle canzoni napoletane, che la Luna è buciarda, ossia è bugiarda: quando ha la forma di una C – che è l’iniziale di crescente – significa che essa è decrescente, quando invece ha la forma di una D – che è l’iniziale di decrescente – significa che essa è crescente. Insomma, gli opposti per ricordare le bugie del nostro satellite… Poi occorre ricordarsi del detto: «gobba a ponente Luna crescente, gobba a levante Luna calante». Pertanto se la Luna è decrescente, poiché si dice “gobba a levante Luna calante”, occorre mettere il braccio destro verso la gobba bianca della Luna che mi rappresenta l’Est e automaticamente il braccio sinistro mi indicherà l’Ovest, la fronte il Nord e la nuca il Sud. Quando, invece, la Luna è crescente, poiché gobba a ponente Luna crescente, metto il braccio sinistro verso la gobba bianca che mi rappresenta l’Ovest e automaticamente il mio braccio destro mi indicherà l’Est, la fronte il Nord e la nuca il Sud. E nell’emisfero Sud della Terra? Curioso, ma in America Latina o in Australia la Luna è veritiera e non mendace: quando ha la forma di una C è crescente e quando ha la forma di una D è decrescente.
Adriano Mazzarella