Una settimana all’insegna dell’ecologica con i propri figli. È terminato il campo di volontariato “I tesori flegrei” per famiglie organizzato da Legambiente Pozzuoli Campi Flegrei. Cinque papà e mamme insieme ai loro bambini – tutti del nord Italia – hanno potuto scoprire il territorio e fare una vacanza alternativa che si è solta nella prima settimana di agosto. Il campo-base è stato il Giardino dell’Orco sulla riva sinistra del lago d’Averno dove le famiglie si sono sistemate in tende da campeggio e da qui hanno potuto partire ogni giorno per scoprire il territorio e svolgere attività sociali. Insieme ai volontari è stato ripulito un tratto della riva del lago d’Averno ed è stata fatta pulizia a Villa Avellino.
“Per Villa Avellino – ha spiegato Alessandra Fragale, una delle volontarie del presidio di Legambiente – i bambini e i genitori hanno preparato un cartellone e hanno segnalato quelle che possono essere le occasioni per valorizzare il luogo. Insomma un vero e proprio progetto per rendere fruibili i resti archeologici, il laghetto e la vegetazione del parco”.
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Di seguito alcuni pensieri delle famiglie che hanno partecipato al campo:
Francesco, lavoratore del settore edile ha partecipato al campo con il figlio Elia di 13 anni. Vengono da Vetto d’Enza, piccolo comune della provincia di Reggio Emilia. “Questo è il primo campo che facciamo – dice Francesco – è un’esperienza che ci è piaciuta tantissimo. Qui ci sono luoghi bellissimi e la pizza è fenomenale. Quello che mi ha colpito di più sono stati i tanti panorami che abbiamo ammirato. Mi ha colpito la gente che è molto accogliente. Purtroppo vediamo luoghi lasciati in stato di abbandono. Dalle nostre parti un lago come l’Averno (nella foto) non sarebbe in queste condizioni: l’avremmo ripulito noi cittadini, senza aspettare le lentezze delle istituzioni”.
Paola lavora per una Ong che si occupa di paesi in via di sviluppo. Con la figlia Eleonora, 10 anni, vive a Torino. È la loro seconda esperienza in un campo di Legambiente. “Già ero stata a Napoli – spiega – ma sempre di sfuggita. Ora grazie alla presenza di Alessandra abbiamo scoperto una Napoli più autentica. Soprattutto c’è piaciuta l’atmosfera di Napoli. Irripetibile”.
Luisa è un’insegnante di scienze e viene da Monza. Con lei ha partecipato il figlio Paolo di 10 anni. “Oltre all’aspetto sociale – sottolinea – c’è in questo campo una forte componente turistica. Qui nei Campi Flegrei non c’è solo natura ma anche archeologia. La città sommersa è un’esperienza unica, ci sono cose sulle quali si possono girare documentari. In particolare ci è piaciuto il Giardino dell’Orco, perché siamo stati immersi nella natura e abbiamo dormito nelle tende”.
Nicola, impiegato, è il padre di Lorenzo, 6 anni. Vengono da Imola: “Ci aspettavamo una vacanza con spunti ecologici, invece c’è stata anche tanta storia. La nostra non è stata una classica vacanza. E quando i figli sono contenti lo siamo anche noi. Ci siamo divertiti molto”.
Silvia e Riccardo di 8 anni vengono da Desio, provincia di Monza e Brianza. “Questa non è stata la solita vacanza – dicono – perché abbiamo condiviso un percorso con altre famiglie e vissuto intensamente questi giorni pensando alle cose necessarie, senza fronzoli”.
A cura di Ciro Biondi