Da Legambiente i campi estivi per scoprire i Tesori Flegrei





Conoscere i Campi Flegrei e il suo mare. Due i campi di volontariato promossi questo agosto da Legambiente – Pozzuoli Campi Flegrei onlus, uno dei presidi locali dell’importante associazione ambientalista.

Il primo campo “Tesori Flegrei” ha come obiettivo la promozione del patrimonio ambientale, culturale, archeologico e gastronomico locale. Si terranno come luoghi di riferimento e suggestione il lago d’Averno e l’area archeologica di Cuma. Il campo vedrà i volontari impegnati nella pulizia di alcuni siti di importanza culturale e ambientale, nella manutenzione delle aree circostanti verdi, in ricerche naturalistiche su flora e fauna. I volontari si occuperanno poi dell’ideazione di nuovo materiale promozionale; seguiranno lezioni frontali sulle tematiche inerenti gli obiettivi del campo, alternati a momenti di gioco e laboratori creativi volti all’interesse costruttivo dei bambini e del rapporto con i genitori sul tema del mito e della tradizione orale. Vi saranno anche prove pratiche e laboratori di agricoltura, manutenzione dell’orto. Inoltre seguirà un percorso didattico sui temi di agricoltura, turismo e valorizzazione dei prodotti enogastronomici locali e monitoraggio turistico nelle aree di interesse. Il campo è partito il 1° agosto e si concluderà il giorno 8.

“Parteciperanno alcune famiglie provenienti da alcune regioni – dicono i volontari – tra i nostri obiettivi c’è anche incoraggiare il rapporto genitori e figli a condividere il rispetto della natura ma anche della storia e far nascere un senso di appartenenza verso il patrimonio culturale. Sostenere, inoltre, l’importanza del mangiar bene e della sua buona influenza sulla salute. Infine, il campo si propone di sottolineare che tutti questi obiettivi possono essere raggiunti anche divertendosi e imparando tutti”.

Dall’8 al 18 agosto invece, un altro gruppo di volontari si occuperà del campo subacqueo. Le attività saranno tante tra cui il rilievo subacqueo, in immersione subacquea ed anche in snorkeling, di manufatti archeologici, la loro quotatura, il rilevamento e la nomenclatura delle biodiversità ivi presenti anche con rilievi fotografici e la realizzazione di piantine planimetriche. Il lavoro si pone come obiettivo di rendere tali rilievi fruibili come banca dati i cui risultati saranno comunicati alla Soprintendenza Archeologica di Napoli e all’Area Protetta di Baia. L’area di interesse delle immersioni sarà il tratto sommerso dell’antica costa che da Pozzuoli conduceva a Baia.

In tutti e due i casi i partecipanti saranno ospitati in tende all’agriturismo “Il giardino del’Orco” sul lago d’Averno.

Ciro Biondi

 





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