Da lunedì 10 giugno, per 22 giovani inizia l’esperienza come volontari per il servizio civile nella diocesi di Pozzuoli. Da quest’anno, accanto all’oratorio salesiano di Soccavo, la pastorale giovanile ha accreditato con Salesiani per il Sociale Aps altre due sedi: la biblioteca diocesana di Pozzuoli e la Cittadella dell’inclusione di Quarto.
Nelle sedi di Soccavo e di Quarto viene portato avanti il progetto “A un passo da te”, con il quale si vuole affrontare una sfida sociale di importanza fondamentale per il territorio campano: promuovere il benessere nei contesti educativi di bambini e ragazzi in condizioni di disagio. L’offerta è diversificata, intervenendo sul livello degli apprendimenti e potenziando quelle “life skills”, quelle competenze individuali e relazionali necessarie per affrontare la vita sociale e culturale. La sede di Pozzuoli, invece, ospita il progetto “Librolab” che ha come obiettivo quello di potenziare il ruolo della biblioteca quale presidio culturale, capace di rispondere ai bisogni formativi, informativi e culturali dei minori a rischio di povertà educativa. L’obiettivo è valorizzare la diversificazione dei servizi e l’utilizzo delle tecnologie digitali come strumenti di partecipazione e di cittadinanza, garantendo un maggiore accesso all’informazione e alla formazione culturale per tutti i gruppi sociali. Nell’oratorio san Domenico Savio aps sono coinvolti 12 volontari, nella Cittadella 6 e nella biblioteca 4. Si tratta di una bella opportunità per i giovani, che possono così mettersi alla prova, sperimentarsi in un contesto sfidante, tra accompagnamento allo studio, laboratori sul territorio, attività nelle scuole, formazione e tanto altro.
«Nell’oratorio a Soccavo – sottolinea don Enzo Cimarelli, direttore della pastorale giovanile diocesana e parroco della chiesa Santi Apostoli Pietro e Paolo – il servizio civile è presente da oltre sei anni. Vivendolo giorno per giorno, ho scoperto che rappresenta un grande opportunità per intercettare i giovani dei nostri territori e fargli sperimentare il nostro essere Chiesa. In questi anni diversi ragazzi che hanno terminato questa esperienza, sono rimasti legati alla nostra comunità, continuando a mettersi a servizio dei più piccoli. Questo “allargamento” di nuove sedi per il servizio civile è un segno concreto di sinodalità e collaborazione tra la pastorale giovanile diocesana e l’Ispettoria Salesiana del Sud Italia. Mi auguro che per il prossimo futuro anche altre parrocchie possano conoscere e usufruire di questo strumento per la cura dei propri ragazzi».