Il relitto della motonave ‘Sassari Primo’, incagliata nella rada del porto di Baia da oltre 33 anni, è stato rimosso.
I lavori di rimozione sono costati 140mila euro e sono stati eseguiti dall’impresa DNB, che si è aggiudicata la gara europea indetta per l’esecuzione delle operazioni. I lavori sono stati svolti in quattordici giorni e lo scafo del relitto è stato rimorchiato, una volta alleggerito delle strutture superiori, nei cantieri di Baia della Fiart, dove proseguiranno le opere di smantellamento finali. «Il trasporto del relitto e le stesse operazioni di rimozione – ha riferito il consulente tecnico, professor Scamardella – sono state facilitate dalla tenuta strutturale dello scafo, nonostante i tanti anni in cui era rimasto immerso». La storia della ‘Sassari Primo’ comincia nel 1985, bloccata nella rada di Baia in seguito ad un sequestro, si arenò nello specchio d’acqua di Punta Epitaffio dopo una forte mareggiata. Per questioni di sicurezza e navigazione, dopo qualche anno fu rimorchiata e spostata nei pressi del Castello di Baia, in attesa dello smantellamento, non realizzato per problemi burocratici, nonostante numerose sollecitazioni di associazioni ed enti istituzionali. Smantellamento che finalmente si è realizzato in questi giorni grazie all’ammiraglio Arturo Faraone.
Silvia Moio