Festa dell’Incanto a Monte di Procida





Sabato 25 giugno, dalle ore 21 alle 24, Festa dell’Incanto a Monte di Procida. Progetto ideato e realizzato dal corso di Nuove Tecnologie dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Napoli in collaborazione con il Comune di Monte di Procida all’interno di Villa Matarese. Monte di Procida è un’isola non isola, un territorio di confine e di sospensione, abitato da gente di mare, che vive sulla terra: un ossimoro. In questo luogo di fascino, perché indefinito, la sera del prossimo 25 giugno verrà vissuta la suggestione dell’incanto e della meraviglia, categorie che appartengo all’arte quando recupera la dimensione estetica infantile dello stupore. Il contesto in cui è immersa Villa Matarese già suggerisce un potenziale estatico, perché luogo di sospensione tra reale e irreale, in cui la vertigine del sublime – che scaturisce dalla contemplazione dello sguardo che abbraccia con una visione a volo d’uccello il litorale flegreo e quello domizio – incontra le sollecitazioni olfattive del respiro che condensano la salinità sapida del mare, il profumo agrodolce della terra e i vapori soavi del cielo. La villa, posta sull’estremo promontorio flegreo, diventa il nuovo territorio dell’arte che innesca processi connettivi producendo un gioioso flusso relazionale, secondo le pratiche artistiche che caratterizzano il corso di NTA. Per la Festa dell’Incanto il giardino della villa darà forma visiva alla poetica del sogno attraverso dispositivi estetici con cui immergersi in una dimensione di mezzo, costruita da interazioni ed emozioni. La Nuvola, messaggero del cielo, antica compagna dei marinai e moderno aggregatore per gli internauti, ma anche contenitore di un elemento vitale come l’acqua e nutrimento di tante fantasie infantili, è il logo generativo di una natura regina, mutevole e imprevedibile: tra le nuvole si addensano tutte le forme e ognuno riscopre propri sogni. Perciò sarà la nuvola il segno che guiderà i cittadini in un percorso irreale e ricco di suggestioni che riporteranno gli animi indietro nel tempo, fino ad un’epoca spensierata. L’incanto del luogo è potenziato e amplificato dalla presenza di piccole creature irreali, Animaled, che illuminano delicatamente il giardino immergendo la villa in un’atmosfera densa di fascino. In questo giardino delle delizie si è accolti da Ch’i, un enorme dragone legato al buio dello Yin dei migranti e di chiunque lasci il proprio paese per obbligo o per necessità. Il Drago abbraccia tutti con un ansimare profondo e ritmato, ma il suo Respiro Cosmico va spesso in affanno perché è indissolubilmente connesso alla Rete e all’hashtag #migranti espresso in tutte le sue declinazioni. Tuttavia, la sua pelle multicolore è attraversata da una luce bianca che pulsa in sincrono col respiro, la luce dello Yang, emanando un segnale di positività e di saggezza che, come le nuvole, viene invocato nei periodi di siccità perché porti pioggia. L’attraversamento del luogo diventa così una catarsi spirituale con il cielo verso cui Monte di Procida è proteso, con la luce rassicurante diffusa da grandi e piccoli inesistenti esseri umani, e col mare, elemento vivo che lega da sempre un’intera comunità.





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