Gli Adulti di Azione Cattolica hanno vissuto una giornata di spiritualità sabato 14 dicembre, nel Santuario di Montevergine, sul tema “Convertirsi alla Speranza”.
La catechesi di don Raffaele Russo, assistente diocesano per il settore Adulti, è stata incentrata sul brano biblico della vocazione di Levi (Mt 9, 9-13).
Il tema della vocazione e della misericordia è più che mai attuale in vista del Giubileo 2025, che Papa Francesco ha intitolato “Pellegrini di speranza”. In questa prospettiva, una giornata di spiritualità incentrata sul testo di Matteo, che racconta la chiamata di Levi, ha offerto ai partecipanti un’opportunità per riflettere sull’amore misericordioso di Dio e sul nostro impegno a vivere da veri testimoni della speranza cristiana.
La risposta di Levi, come ha ricordato don Raffaele, rappresenta il cuore della vocazione cristiana: lasciarsi incontrare da Cristo, accogliere la sua chiamata e intraprendere un cammino di conversione.
Durante il momento della condivisione, a partire dalla recente Lettera pastorale del vescovo don Carlo Villano, “Aprire la porta alla speranza”, si è approfondito il significato delle parole di Gesù ai farisei: “Misericordia io voglio e non sacrificio”. Questo insegnamento richiama il profeta Osea e ribadisce che Dio non si accontenta di pratiche rituali vuote, ma desidera un cuore aperto, capace di amare e perdonare. La misericordia è il fondamento della nostra fede e un richiamo diretto a vivere il Giubileo come un tempo di riconciliazione con Dio e con il prossimo.
Il Giubileo 2025 è un’occasione per riscoprire la speranza come virtù centrale della vita cristiana. Come Levi ha trovato nuova vita rispondendo alla chiamata di Gesù, così ogni credente è invitato a vivere il Giubileo come un momento di rinascita, un’opportunità concreta per accogliere la misericordia di Dio e diventare segno di speranza per gli altri.
In un’epoca segnata da conflitti, crisi economiche e incertezze, il messaggio della vocazione di Levi e del Giubileo 2025 ci invita a rispondere alla chiamata di Gesù con coraggio e fiducia. La misericordia non è solo un dono da ricevere, ma un atteggiamento da vivere e diffondere, trasformando le relazioni con gli altri e costruendo comunità più giuste e solidali.
Antonio Izzo
Articolo correlato: Azione Cattolica. Orientamenti 2024-2027 verso il Giubileo: Fidarsi, Condividere e Generare