Esattamente dieci anni fa, il 29 dicembre del 2010, nella casa vescovile nel Rione Terra a Pozzuoli, il vescovo di Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella, con atto notarile, ha dato vita alla Fondazione Paulus.
Questo organismo è stato fondato nel preciso intento di offrire un ulteriore contributo all’impegno contro l’usura nel territorio diocesano dei Campi Flegrei.
Il vescovo aveva chiamato un gruppo di persone, sacerdoti e laici, a guidare questa struttura. Io sono stato uno tra questi. Ricordo che allora, pur accettando questo invito con orgoglio, profondo e sincero spirito di servizio, non avevo minimamente idea di quanto sarebbe potuto diventare importante questo strumento.
Nei primi anni la Fondazione è vissuta in uno scenario di incertezza sulle potenzialità, sugli obiettivi e sui mezzi a sua disposizione. Furono però gli anni durante i quali si è lavorato incessantemente per ottenere tutte le autorizzazioni pubbliche necessarie, regionali e nazionali.
Serviva poi stringere una convenzione con una banca, ma fu un’impresa difficilissima. Le banche non mostravano alcun interesse a sostenere una fondazione antiusura. Poi arrivammo a Banca Etica ed anche questo passaggio fu risolto.
Infine, è stato necessario chiedere i fondi antiusura al Ministero dell’Economia e delle Finanze, il MEF. Con determinazione ed impegno riuscimmo anche ad ottenere i primi fondi di garanzia, di centomila euro. Finalmente, ad aprile del 2014, siamo stati in grado d’iniziare a deliberare le prime garanzie per finanziamenti antiusura, concessi da Banca Etica.
Successivamente abbiamo ottenuto dal MEF altri duecentomila euro circa, portando così la dotazione a poco meno di trecentomila euro.
A questi fondi si sono aggiunti altri 47.000 euro ricevuti dalla Caritas diocesana, che hanno permesso la costituzione di un nuovo fondo: il microcredito sociale. Con questo ulteriore strumento. siamo riusciti a fornire aiuti diretti a piccoli artigiani ed operatori economici in difficoltà.
Oggi, a dieci anni dalla sua costituzione e a quasi sette dall’inizio operativo della sua attività, la Fondazione ha concesso 70 garanzie, per un importo complessivo di 729.600 euro.
Nelle prossime settimane, anche tramite le pagine di Segni dei tempi, saranno resi noti in dettaglio i risultati già conseguiti, delineando le strategie d’intervento per i prossimi mesi.
La Fondazione, in questo lungo periodo, non si è limitata a fornire solo garanzie bancarie. Ha anche sviluppato un protagonismo politico nazionale sul terreno delle proposte dirette a favorire l’introduzione di nuovi e più efficienti strumenti di contrasto alle nuove povertà e al rischio che le famiglie e le piccole imprese finiscano schiave di usurai senza scrupoli.
Oggi la situazione è molto cambiata dai primi anni. Lo scenario di riferimento è stato stravolto dalla pandemia sanitaria determinata dal coronavirus e dal conseguente peggioramento della crisi economica e finanziaria.
Le famiglie che si piegano all’usura sono molto più numerose ed è aumentato in modo esponenziale il rischio di essere assoggettate. Questo impone alla Fondazione Paulus e a tutto il sistema delle garanzie antiusura, un salto di qualità e un impegno più forte e coraggioso, soprattutto a favore delle famiglie in difficoltà, che presentano i requisiti per ottenere l’accesso alla garanzia bancaria.
Luigi Cuomo
Presidente CdA Fondazione Paulus
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Il progetto di Adozione sociale “Insieme si può”
Nel 2018 è stato lanciato il progetto di Adozione sociale, “Insieme si può”, che prevede la realizzazione di interventi mirati al supporto di famiglie e piccole imprese vittime di usura o racket, aiutandole a superare la condizione di disagio finanziario e sociale, attraverso la formula del tutoraggio assistito. Il progetto, che oggi risulta ancora più necessario, vuole aiutare chiunque versa in condizione di sovraindebitamento o è a rischio usura o racket, oppure è già vittima di questi reati, offrendo un sostegno di ordine legale, commerciale, bancario o psicologico.
Come già sottolineato nel numero di giugno di Segni dei tempi, in questo periodo critico di emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid 19, soprattutto nelle situazioni di lockdown, la malavita ha regalato cibo e prestato soldi, in cambio di silenzio e complicità futuri. Le famiglie sono state costrette ad accettare aiuti economici per l’acquisto di generi di prima necessità e per il pagamento delle bollette e dei fitti.
Per arginare il dilagare di queste situazioni, dalle quali diventa difficile se non impossibile uscire, anche dalle pagine del nostro giornale è stato lanciato un appello alle famiglie e alle imprese, di rivolgersi alle parrocchie e a quelle organizzazioni del Terzo Settore che sono impegnate in modo disinteressato per offrire aiuti economici e sostegno economico.
Al servizio è possibile accedere attraverso il numero verde 800900767 oppure inviando una mail all’indirizzo info@fondazionepaulus.it.