Il direttore artistico Nino D’Angelo presenta il nuovo cartellone del Trianon Viviani. Si parte con Forcella Strit





Dieci titoli, tra teatro comico e tanta musica, con artisti beniamini del pubblico: questa, in sintesi, la stagione 2018/2019 del Trianon Viviani.

Il teatro pubblico rilancia la valorizzazione del quartiere storico di Forcella e dedica a esso lo spettacolo inaugurale e un progetto fotografico di autore.

«L’obiettivo principale di quest’anno – spiega il direttore artistico Nino D’Angelo – è far crescere il numero degli abbonati e delle presenze con un cartellone popolare che torna a dare grande rilievo alla musica e al genere comico, nonché di porre le basi per la creazione di un centro di produzione stabile che dia possibilità di formazione, di impiego e di riscatto ai tanti talenti del quartiere e della città».

Veniamo, quindi, al cartellone, che si aprirà il 25 ottobre prossimo con l’attesa regia di Abel Ferrara. Il noto regista, attore, sceneggiatore, montatore e musicista statunitense – nato nel 1951 nel Bronx a New York da una famiglia di immigrati italiani originarî di Sarno, tra i suoi film 4:44 Last Day on Earth – dirigerà la produzione originale Forcella strit, un nuovo spettacolo musicale finalizzato alla ricerca di nuove forme di spettacolo e all’integrazione di nuove tecnologie, come scenarî digitali e proiezioni in 3d, per la valorizzazione delle tradizioni del territorio. La produzione si inserisce in un progetto che punta all’emersione di talenti – spesso inconsapevoli o “oppressi” da situazioni di difficoltà in aree di particolare disagio sociale come il quartiere Forcella – e alla diffusione di una cultura della relazione umana. L’allestimento è, quindi, il frutto di un laboratorio intensivo, a partecipazione gratuita, aperto ad allievi con sensibilità al canto e alla musica. Nato da un’idea del direttore artistico D’Angelo, il progetto è finanziato dalla Regione Campania per promuovere e valorizzare la canzone napoletana e il territorio, a partire da Forcella e il centro antico, patrimonio dell’Unesco. A realizzarlo è la Scabec, la società regionale in house che si occupa della valorizzazione e promozione dei beni culturali campani, in collaborazione con il Databenc, il distretto ad alta tecnologia per i beni culturali, e la produzione esecutiva del Trianon Viviani.

Seguirà, dall’8 novembre, Maria Nazionale che torna al Trianon Viviani con il recital originale Fado napoletano, per la regia di Nino D’Angelo.

Dal 15 novembre è di scena Cirque du Shatush, con la comicità degli Arteteca – al secolo Monica Silvia Lima ed Enzo Iuppariello – la coppia affermatasi con Made in Sud, su Rai2: una «comedy show», scritta dagli stessi Arteteca con Nando Mormone e il regista Ciro Ceruti, con sketch contrappuntati dai numeri di un gruppo di circensi e l’apporto video delle più innovative tecnologie.

Dal 22 novembre ritorna al Trianon Viviani Peppe Barra con Nando Paone in una commedia musicale che Maurizio de Giovanni ha liberamente tratto da Miguel de Cervantes, Il don Chisciotte della Pignasecca: «in un’antologia di sentimenti ed emozioni dal coinvolgente ritmo esilarante e malinconico, una miscela di musica, passioni e riflessioni che unisce l’amaro del tragico a succulente note di Mediterraneo». Le musiche sono di Patrizio Trampetti, la regia di Alessandro Maggi.

Per il periodo natalizio, dal 20 dicembre, ritorna la sceneggiata con uno dei titoli più classici, Lacreme napulitane, già portata in scena nel teatro del popolo nove anni fa. Con la regia di Nino D’Angelo, questo titolo – basato sulla canzone composta nel 1925 da Libero Bovio e Francesco Buongiovanni – ripropone il tema drammatico e quanto mai attualissimo della migrazione.

L’anno nuovo è aperto, dal 17 gennaio, dai Ditelo voi con Il segreto della Violaciocca, un thriller psico-comico scritto e diretto dallo stesso trio partenopeo con Francesco Prisco: una surreale «black comedy» all’insegna dei colpi di scena.

Dal 24 gennaio, Natale Galletta – recordman del mercato discografico con 47 album incisi – propone Suggestioni canore, un viaggio fra canzoni classiche e successi di repertorio e inediti, con alcuni omaggi a interpreti storici della canzone napoletana, tra contributi e proiezioni video, nonché la partecipazione di un corpo di ballo.

A distanza di dieci anni, dal 7 febbraio, Nino D’Angelo riporta sul palcoscenico del Trianon Viviani Dangelocantabruni, il suo concerto teatrale dedicato a Sergio Bruni. «È il mio omaggio affettuoso alla “Voce di Napoli” – spiega il direttore artistico del teatro di Forcella – dove canto tutti i maggiori brani del repertorio del grande maestro e racconto gli aneddoti che conosco direttamente o che mi sono stati riferiti nell’arco della mia carriera». L’orchestra dal vivo è diretta da Enzo Campagnoli.

Seguirà, dal 21 febbraio, Paolo Caiazzo in No grazie… il caffè mi rende ancora nervoso, commedia scritta dallo stesso comico popolare con Lello Arena, che firma anche la regia, e Francesco Velonà: la storia di un tassista con la passione del teatro di Scarpetta e di un serial killer di artisti partenopei considerati troppo innovatori. Nel cast Francesco Procopio.

Dal 14 febbraio, il titolo di chiusura del cartellone: C’era una volta… il Festival di Napoli, un concerto teatrale, prodotto da Sud promotion, che ripercorre la storia del Festival della Canzone napoletana, tra le canzoni che hanno partecipato alla manifestazione più comunemente nota come «Festival di Napoli», contributi video di archivio, testimonianze e aneddoti, prosa e movimenti coreografici.

Due le formule di abbonamento: a tutti i dieci spettacoli, oppure a sette titoli a scelta, con prezzi che vanno rispettivamente da 120 e 100 euro, al netto dei diritti di prevendita. Per gli “over 65”, gli studenti e gli iscritti ai cral convenzionati è prevista una riduzione sul prezzo dell’abbonamento del venti percento.

Gli abbonati alla scorsa stagione teatrale potranno far valere il diritto di prelazione per la conferma dei posti fino a sabato 4 agosto.

«Vogliamo rendere il nostro teatro sempre più accessibile – spiega il direttore artistico D’Angelo –: abbiamo stabilito prezzi popolari per gli abbonamenti e sistemato le nuove poltrone». In concomitanza con gli spettacoli programmati, questa politica di miglioramento dell’accoglienza vede anche la realizzazione di un servizio di navetta gratuito con un garage convenzionato.

A latere della programmazione, il Trianon Viviani prosegue nelle attività di valorizzazione di Forcella. Tra queste il progetto originale commissionato al fotografo Luciano Ferrara, che avrà il compito non solo di documentare la produzione Forcella strit, ma anche di dare una “voce” per immagini al quartiere – che conserva tra le sue strade e vicoli quell’anima della città che sfugge, molto spesso, al pensiero dominante della nostra contemporaneità – e ai suoi abitanti. Gli scatti di Ferrara avranno come guida la scrittura narrativa del giornalista Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra il 23 settembre del 1985, che ha raccontato, con passione e competenza, la condizione di vita di uomini, donne e bambini dei quartieri della città.

Per D’Angelo «il Trianon Viviani deve ritornare a essere un riferimento per il quartiere, con proposte e progetti, anche come struttura fisica, in quanto sembrano essere superate le maggiori criticità del teatro, grazie all’impegno e al lavoro di tutti, dei dipendenti, dell’intero cda, con il presidente Giovanni Pinto in prima persona, e della Regione Campania, con il presidente Vincenzo De Luca che continua a credere nel nostro progetto e a sostenerlo». «La situazione economica e debitoria – conclude il popolare artista – si avvia al risanamento completo e anche quella strutturale sembra in via di soluzione».





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