Si sta svolgendo a Roma il Convegno Nazionale dei responsabili parrocchiali del Settore Giovani di Azione Cattolica. “Segni del tempo” è il titolo scelto per questo importante appuntamento.
“Tre semplici parole – come sottolineato da Antonio Izzo, responsabile della formazione AC – che ci ricordano che ciascuno di noi è chiamato a lasciare il proprio segno in questo tempo: segni sono i luoghi che viviamo, nei quali lasciamo una traccia del nostro passaggio; segni sono ciò che lasciamo a chi ci incontra, ci cammina a fianco. Il tempo in cui lasciare il segno è oggi, inserito tra la storia di ieri e i sogni per l’avvenire. Questo incontro è stato pensato per quanti, giorno per giorno, si prendono cura degli adolescenti e dei giovani del territorio e di una parrocchia, perché possa essere un’occasione per domandarci in quale modo possiamo prenderci cura e metterci al servizio dei nostri territori”.
Stamattina i giovani hanno incontrato Papa Francesco in udienza (foto Avvenire). Bergoglio ha sottolineato che “il cristiano si interessa alla realtà sociale e dà il proprio contributo; che il nostro motto non è ‘me ne frego’, ma ‘mi interessa!’; che la miseria umana non è un destino che tocca ad alcuni sfortunati, ma quasi sempre il frutto di ingiustizie da estirpare”. Poi ha aggiunto: “È più pericolosa del cancro la malattia del menefreghismo nei giovani”. Il Pontefice ha sottolineato il ruolo importante della parrocchia, ricordando come “queste realtà di vita si imparano spesso in parrocchia e nell’Azione Cattolica”.
“Segni del tempo” sarà al centro degli interventi previsti nella mattinata di domenica 30 ottobre; nel pomeriggio, in chiusura del convegno, il tema sarà “Sguardi aperti”.