«Caro sindaco. Ho sette anni e mezzo e vivo a Napoli. Voglio stare meglio. Qui succedono tante cose brutte. Con affetto, Alessio. Poche parole ma ricche di speranza. Alessio è un bimbo del Rione Traiano, quartiere di Soccavo. Periferia esistenziale e geografica della grande Napoli: un’unica estensione metropolitana dalla falde del Vesuvio alla costa flegrea. Quelle parole Alessio le ha rivolte a Luigi De Magistris, il sindaco di Napoli che il 5 dicembre ha fatto visita al Centro Sociale “La Salette” della parrocchia Maria Riconciliatrice de la Salette. Nella grande sala del centro ci sono tantissimi bambini e i loro genitori. Gli educatori e padre Carmelo Raco, parroco, don Gennaro Pagano, direttore del Centro Educativo Diocesano Regina Pacis e Fausta Sabatano, coordinatrice scientifica del Centro.
Il Centro è una delle tre sedi del Progetto Integra. Oltre cento piccoli che grazie ad attività extrascolastiche e a laboratori vengono aiutati, insieme alle loro famiglie, a diventare consapevoli del proprio ruolo di protagonisti della loro esistenza. In undici anni di attività sono stati seguiti oltre seicento bambini. Le altre due sedi sono il Centro Educativo Diocesano Regina Pacis di Quarto e l’oratorio di Licola affidato alle suore della Congregazione delle Figlie della Presentazione di Maria Santissima al Tempio.
Un’altra richiesta particolare per il primo cittadino: «devono arrivare novantanove macchine dei carabinieri e ventotto macchine della polizia. E anche vigili e polizia. E pure due elicotteri». E la fascia tricolore risponde: «Il sindaco non può decidere queste cose. Perché i poliziotti e i carabinieri non dipendono da me. Però hai detto una cosa giusta e il sindaco lo dice a chi deve prendere queste decisioni». E Ciro, un altro bambino, dice chiaramente: «il problema è la droga. Qui sparano». E De Magistris: «Dobbiamo creare più punti per stare insieme ed evitare di essere esposti». Una bambina ricorda che al Parco Costantino ci sono troppi scivoli “bucati” e panchine rotte. E infine c’è chi chiede che «i libri usati non si trovano. Ma anche quelli nuovi della prima media». Il sindaco ha promesso di ritornare e di dare una risposte concrete alle domande dei bambini.
Ciro Biondi