Cinque anni fa il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha inserito di diritto il Mandarino dei Campi Flegrei – ed il liquore da esso ottenuto – tra i prodotti tipici del territorio campano. Un riconoscimento per un agrume la cui coltivazione avviene nella vasta area Flegrea compresa tra i quartieri della periferia occidentale di Napoli fino a Bacoli, Quarto, Pozzuoli, Monte Procida, Marano e le isole di Ischia e Procida.
Le origini del mandarino flegreo risalgono a non molto tempo fa quando, appena introdotto, riuscì ad attecchire facilmente in una campagna fertile grazie ai minerali vulcanici presenti nel terreno. Nella storia dell’agricoltura del territorio flegreo la sua introduzione avvenne, infatti, a cavallo tra il XIX e il XX secolo, anni in cui vennero impiantati numerosi agrumeti fra cui alberi di aranci e mandarini. Ben presto ci si accorse della qualità e della bontà del mandarino, tanto che fu da subito molto richiesto a Napoli e in tutta la Campania.
Divenuto un vero e proprio simbolo del territorio, da qualche anno viene organizzata una manifestazione tematica che vede al centro proprio lui, l’agrume flegreo dalle elevate qualità nutritive ed organolettiche spesso dimenticato. La “Festa del Mandarino dei Campi Flegrei” è organizzata, infatti, dalla Associazione no-profit “L’Immagine del Mito” di Bacoli con l’intenzione di contribuire alla riscoperta ed al rilancio dei prodotti e dei loro derivati della fertilissima terra vulcanica flegrea che vanta ben sei “prodotti della tradizione”, grazie al dialogo con le istituzioni e con gli operatori del territorio, in stretta sinergia con il mondo della cultura e del turismo.