Mercoledì 22 aprile, si celebra la cinquantesima Giornata della Terra (Earth Day). La Giornata costituisce la più grande manifestazione ambientale del pianeta, rappresenta l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. Negli anni precedenti ha coinvolto fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo.
Le Nazioni Unite celebrano l’Earth Day ogni anno, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile. È stata fortemente voluta dal senatore statunitense Gaylord Nelson, a cui venne l’idea di organizzare un primo “teach-in” nel 1969 sulle questioni ambientali, coinvolgendo noti esponenti del mondo politico come Robert Kennedy, che nel 1963 attraversò ben 11 Stati del Paese tenendo conferenze dedicate a tematiche sull’ambiente.
A seguito del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara, in California, nel 1969 il senatore Nelson decise fosse giunto il momento di portare le questioni ambientali all’attenzione dell’opinione pubblica e del mondo politico.
La Giornata è stata istituita il 22 aprile 1970, quando 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono per una grande manifestazione per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. Da quella data, migliaia di college e università organizzarono proteste contro il degrado ambientale. Nel tempo, la Giornata è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili.
Significativa la Giornata celebrata in occasione del ventesimo anno, nel 1990, con una storica scalata sul monte Everest in cui un team formato da alpinisti americani, sovietici e cinesi, trasportò a valle oltre 2 tonnellate di rifiuti lasciati da precedenti missioni.
L’evento – come sottolineato dagli organizzatori – costituisce l’occasione per offrire soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell’uomo; riciclo dei materiali, conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi, protezione delle specie minacciate.
La partecipazione internazionale alla Giornata costituisce l’affermazione della “Green Generation”, che guarda ad un futuro libero dall’energia da combustibili fossili, in favore di fonti rinnovabili, alla responsabilizzazione individuale verso un consumo sostenibile, allo sviluppo di una green economy e a un sistema educativo ispirato alle tematiche ambientali, per proteggere la “nostra casa”.