É arrivata nel porto Pozzuoli la nave di Greenpeace Raimbow Warrior. Ancorata al Molo Caligoliano, la Rainbow Warrior è protagonista del tour scientifico “Meno plastica, Più Mediterraneo” di Greenpeace, assieme alla Stazione zoologica Anton Dohrn. Uno studio finalizzato sia a raccogliere dati e testimonianze dirette sull’inquinamento da plastica del mare, che ad informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.
Secondo dati diffusi da Greenpeace, infatti, nel Mediterraneo addirittura il 96% dei rifiuti galleggianti è composto da plastica. Un problema diffuso su scala mondiale se si pensa che i livelli di accumulo di questo materiale nel Mediterraneo sono comparabili a quelli delle cosiddette “zuppe di plastica” delle aree tropicali.
La Raimbow Warrior è, in realtà, la seconda guerriera di Greenpeace, nata nel 1985 e risistemata con l’obiettivo di minimizzarne l’impatto ambientale. Un veliero con tre alberi e motore diesel, costruito in Gran Bretagna dopo l’affondamento da parte dei servizi segreti francesi della prima ammiraglia di Greenpeace nelle acque del porto di Auckland, in Nuova Zelanda, con un’azione mirata a bloccare le manifestazioni di disturbo degli attivisti contro i test nucleari francesi nell’atollo di Mururoa, nei mari incontaminati della Polinesia francese.
A seguito dell’azione che doveva essere “semplicemente dimostrativa” dei servizi segreti francesi, perse la vita, però, un fotografo attivista del movimento. Lo sdegno della comunità internazionale fu notevole e le conseguenze generarono un processo a conclusione del quale, con l’indennità ricevuta, Greenpeace poté affrontare la costruzione della Raimbow Warrior II, la nave attualmente impegnata nelle campagne di sensibilizzazione e negli studi di Greenpeace.