Quattro viaggiatori – una coppia di nobili, un loro nipote e un anziano prete – sono i protagonisti di un’escursione nei Campi Flegrei in un giorno del 1833. Partono dal Sepolcro di Virgilio a Mergellina, attraversano la Grotta e s’inoltrano fino a Pozzuoli. Durante questa gita discutono di filosofia, attualità, politica ed esprimono le difficoltà del viaggiatore dell’epoca e allo stesso tempo descrivono monumenti e paesaggi.
È una guida insolita “Una giornata di divertimento da Napoli a Pozzuoli per Succavo” del medico pugliese Vitangelo Morea. Il lavoro, quasi del tutto dimenticato (era sfuggito anche al bibliografo Raffaele Artigliere), è stato recuperato da Maurizio Erto, docente di lettere e latino del liceo Majorana di Pozzuoli e filologo della Federico II. Erto ha curato la riedizione per i tipi di D’Amico Editore e ha ricostruito la biografia dell’autore, scienziato nato a Putignano ma vissuto a Napoli, membro delle più importanti accademie e con una grande passione per la letteratura.
Oltre ad un’accurata ricerca su questo autore, Erto ha curato la descrizione dell’opera che – seppur meno conosciuta delle guide di autori come Andrea de Iorio, Pasquale Panvini, Gaetano D’Ancora e Pompeo Sarnelli – presenta una vivacità e una insolita descrizione dei luoghi. Le guide del Grand Tour sono tra le maggiori fonti a disposizione di uno storico locale. Esse hanno descritto, ognuna a modo proprio, il territorio: quasi dei reportage giornalistici di un tempo in cui Roma e il sud Italia erano tra le mete preferite dei nobili europei che, tra il Seicento e il Settecento, viaggiavano per conoscere le vestigia dell’impero romano, con l’intanto di approfondire la loro formazione classica.
Ciro Biondi