Madre Teresa sarà proclamata santa domenica 4 settembre, in occasione del diciannovesimo anniversario della “nascita al Cielo” (la suora albanese è morta il 4 settembre 1997). Previsto l’arrivo di oltre 5.000 Missionarie della Carità, presenti in 139 Paesi. Al loro fianco, in piazza San Pietro, ci saranno anche 1.500 poveri, di cui si occupano quotidianamente.
Come sottolineato nel sito Asianews.it, anche se il pontefice non l’ha citata nella bolla di indizione del Giubileo della Misericordia, Madre Teresa può essere senz’altro presa ad “esempio di una testimonianza delle opere di misericordia corporale e spirituale”: «Nella “Misericordiae vultus” sembra quasi di sentire lei, Madre Teresa, quando Francesco parla dei piccoli in cui “è presente Cristo stesso. La sua carne diventa di nuovo visibile come corpo martoriato, piagato, flagellato, denutrito, in fuga… per essere da noi riconosciuto, toccato e assistito con cura”. In molte interviste, Madre Teresa parlando del motivo per cui lei e le sue suore si prendono cura di moribondi e abbandonati, ha sempre affermato “Noi lo facciamo per Cristo. Noi accogliamo Cristo, laviamo Cristo, curiamo Cristo”.
La canonizzazione di Madre Teresa durante il Giubileo serve da spinta a rendere effettiva, efficace la misericordia dentro la società. Finora i messaggi e i segnali del papa durante questo anno verso i carcerati, i poveri, i rifugiati hanno trovato poche concretizzazioni. Molto spesso, fra i cristiani il Giubileo è vissuto come un’occasione di rinnovamento spirituale individuale, ma che non si traduce subito (“in fretta”, direbbe Madre Teresa) in opere e gesti, che influenzino anche la società. Basta guardare alle resistenze del mondo europeo ad aprire le frontiere al flusso dei migranti che fuggono dalle guerre in Medio oriente e dalla fame e dal buio dell’Africa. E tutto questo, sebbene politici di ogni schieramento continuino ad “apprezzare” le parole del papa e a voler farsi ritrarre vicino a questo “faro” della coscienza mondiale».
Dal sito www.romasette.it il programma:
La mattina del 3 settembre, appuntamento alle 10 in piazza San Pietro per la catechesi di Papa Francesco. Il pomeriggio alle 17, nella basilica di Sant’Andrea della Valle, si svolgerà un momento di preghiera e meditazione con arte e musica. È l’Oratorio della beata Teresa di Calcutta, Mother, di Marcello Bronzetti, con il coro e l’orchestra Fideles et Amati. Al termine verrà celebrata una Messa e sarà possibile venerare le reliquie della beata Teresa di Calcutta.
Il momento centrale sarà il 4 settembre alle 10, in piazza San Pietro, dove Papa Francesco presiederà la solenne liturgia eucaristica e la canonizzazione di Madre Teresa. Alle 12 la preghiera dell’Angelus. Il 5 settembre, in occasione della prima festa della santa di Calcutta, il segretario di Stato vaticano il cardinale Pietro Parolin celebrerà alle 10, nella basilica di San Pietro, una Messa di ringraziamento. Nel pomeriggio, dalle 16 alle 18.30, sarà possibile venerare le reliquie della santa nella basilica di San Giovanni in Laterano, dove resteranno esposte il 6 settembre, dalle 7 alle 18.30.
Il 7 e l’8 settembre, la venerazione delle reliquie si sposterà nella chiesa di San Gregorio Magno (9-18). Solo per la catechesi di Papa Francesco e la cerimonia di canonizzazione è necessario il biglietto per l’accesso.