Si scrive “Street art” e si legge periferie a colori. Nati come artisti di strada, quelli che una volta venivano additati a pubblico ludibrio come imbrattatori di muri si sono via via conquistati fama di livello internazionale grazie alla loro arte alternativa: stiamo parlando di artisti del calibro di Basquiat, Keith Haring o Bansky, per intenderci. E’ grazie a loro e al forte impatto comunicativo della loro arte sui muri che, col tempo, si è verificato anche un altro interessante fenomeno: la street art ha iniziato ad essere introdotta all’interno di programmi di recupero urbano favorendo la riqualificazione delle periferie attraverso l’utilizzo del colore, quasi come l’inizio di un nuovo corso, che ha visto nella rivitalizzazione artistica dello spazio pubblico anche una possibilità di lancio per giovani artisti di quartieri difficili.
In quest’ottica si inserisce il progetto PerifericArt …coloriamo la periferia! ideato dall’associazione flegrea DiversaMenteGiovani, interamente sponsorizzato da E-Distribuzione (società del Gruppo Enel) e nato con l’idea di puntare sulla valorizzazione di Monterusciello attraverso l’utilizzo della street art e dei colori vivaci, in un quartiere tanto difficile quanto monocromatico – come la maggior parte degli edifici delle periferie napoletane – sorto in seguito al bradisismo degli anni 80.
«La street art è espressione di una nuova forma d’arte – afferma Raffaele Postiglione, presidente dell’associazione DiversaMenteGiovani – e vogliamo che rappresenti un primo passo verso una nuova concezione delle periferie. Arte, cultura e partecipazione: la rinascita di Monterusciello vogliamo che parta proprio da qui, non a caso l’abbiamo fatto un bando aperto a tutti. Sappiamo che non risolverà di certo i problemi del quartiere, ma Perifericart può rappresentare il primo passo verso un progetto più grande: fare di Monterusciello una zona franca dell’arte».
«Ci auguriamo – aggiunge Postiglione – che sia il primo di una lunga serie che mirando alla riqualificazione dello spazio pubblico del quartiere porti a una nuova concezione dello spazio periferico stesso, soprattutto per le persone che lo vivono. Infatti partecipazione è stata anche quella grande dei cittadini che si sono sentiti coinvolti nella fase di realizzazione di ognuna di queste opere di street art”.
Un apposito bando ha portato all’attenzione della giuria – formata da rappresentanti di Enel, Comune di Pozzuoli ed esperti di street art, architettura, urbanistica ed arredo urbano – una serie di progetti grafici, alcuni dei quali sono stati poi realizzati modificando l’aspetto esterno di 5 cabine Enel, in quello che è il quartiere più esteso della città di Pozzuoli. Ad ogni artista è stato dato il compito di dipingere un’opera collegata al nome del personaggio a cui è intitolata la strada.
Il progetto PerifericArt ha rappresentato, dunque, la possibilità di porre maggiore attenzione alle questioni delicate partendo però da un’ottica diversa: cultura e colore per dare alla realtà di Monterusciello, finalmente, una chiave di un’interpretazione differente.
Simona D’Orso
Questi i progetti vincitori:
- cabina Enel in Via Antonio de Curtis ad opera di Daniele Robin & Marco D’Auria;
- cabina Enel in Via Pier Paolo Pasolini ad opera di Fabio Abbreccia & Mr.Pencil;
- cabina Enel in Via Libero Bovio con progetto di UNS CREW;
- cabina Enel in Via Severini ad opera di Beta 36 Crew;
- cabina Enel in Via Gabriele D’Annunzio con progetto di Anna Rimoli & Maddalena Polistina.
Foto di Aurora Scotto di Minico