Venerdì 25 ottobre, alle ore 17.30, nella Necropoli paleocristiana di San Vito a Pozzuoli (Villa Elvira – Via San Vito, 9), presentazione del volume “L’oro nero del Mediterraneo. L’ossidiana nella preistoria”, edito in collaborazione fra il Museo civico “S. Tusa” di Procida e Villaggio Letterario.
Alla presentazione, che rientra nella terza edizione della rassegna “Vivere nel vulcano 2024”, in dialogo con i curatori del volume, Franco Foresta Martin e Nicola Scotto Di Carlo, saranno presenti Massimiliano Marazzi, già professore ordinario nell’Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”, la dottoressa Federica Bertino, il giornalista Pasquale Raicaldo. Modera l’incontro Gianni Ambrosino, direttore Vg21.
La presentazione del volume sarà preceduta, alle ore 15.30, dalla premiazione dei vincitori di “Fotografie delle Scienze naturali”, selezionati tra le centinaia di fotografie degli alunni degli I.C. IV Pergolesi e V Artiaco di Pozzuoli, e dal vernissage della mostra fotografica “Terre vulcaniche del Mediterraneo”, del foto reporter Vittorio Sciosia.
La serata sarà arricchita da un dialogo tra gli scatti del foto reporter pluripremiato e quelli dei ragazzi che hanno partecipato al laboratorio di fotografia “Vivere nel Vulcano”. Un ricco allestimento di opere che propone il modo di percepire i vulcani attraverso l’obiettivo di ottanta alunni. La mostra è curata da Anna Russolillo, Sonia Gervasio e Anna Abbate. Premieranno l’assessore alla P.I. del Comune di Pozzuoli Vittorio Festa, i curatori di “Vivere nel vulcano 2024” Anna Russolillo, Franco Foresta Martin, Sandro de Vita, Sonia Gervasio, Anna Abbate, Vittorio Sciosia, la dirigente I.C. IV Pergolesi Francesca Coletta, la dirigente I.C. V Artiaco Anna Marra, le coordinatrici Mariarosaria Russo, Maria Rosaria Figliolia, le maestre Anna Maria Relvini, Elisa Scamardella, Maria Rosaria Figliolia, Maria Aragri, Genoveffa Di Nuzzi, Rosa Iaccarino, Anna Panaro.
La kermesse è promossa da Lunaria Onlus A2 e dall’Ingv Osservatorio Vesuviano, in collaborazione con il Comune di Pozzuoli, con l’I.C. IV Pergolesi e l’I.C. V Artiaco di Pozzuoli, il Museo civico “S. Tusa” di Procida, e sostenuta da “Il Capitano 1890”, “Villa Elvira” e il “Blamangieri”. La rassegna gode del patrocinio dell’INGV, dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, dell’Associazione Vulcanologi Italiani, di Villaggio Letterario e del Gruppo archeologico Kyme.
Per info: ufficio stampa Associazione Lunaria A2.
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Procida capitale della cultura può vantare un nuovo primato. La sua ossidiana, quel vetro vulcanico nero che si trova incastonato fra i depositi della Breccia Museo in varie parti dell’isola, ha avuto un inaspettato uso preistorico: serviva come materiale abrasivo per lisciare gli scafi delle imbarcazioni. Questa scoperta è descritta nel libro: “L’oro nero del Mediterraneo. L’Ossidiana nella preistoria”. Il volume, infatti, illustra – in una serie di saggi a contenuto sia divulgativo-didattico, che scientifico – l’importanza che ebbe l’ossidiana come materiale per realizzare gli indispensabili strumenti da taglio e da caccia, prima della scoperta dei metalli. Finora sembrava che i giacimenti di ossidiana sfruttati nella Preistoria fossero soltanto quattro, appartenenti alle isole di Lipari, Pantelleria, Palmarola e Sardegna (Monte Arci) e che l’ossidiana di Procida, caratterizzata da una tendenza alla minuta frammentazione, non avesse avuto impiego. Il volume fa parte di un progetto culturale più ampio che comprende mostre itineranti, conferenze divulgative, attività didattiche e di ricerca scientifica.