Mercoledì 4 maggio, alle ore 10.30, nella chiesa madre del cimitero civico di Pozzuoli si svolgerà il rito funebre per la benedizione delle ceneri provenienti da Pavia di Nunzio Matarazzo, spentosi nei giorni scorsi all’età di 94 anni. Persona nota nel mondo della promozione sportiva di base per aver fondato nel lontano 1945 il Centro Zona Pozzuoli del Centro Sportivo Italiano, associazione che nell’area flegrea ha guidato per oltre 60 anni e di cui era stato nominato presidente onorario. Maestro di vita e di sport fu il primo tesserato del neonato CSI dell’area flegrea e costituì per anni il fulcro delle iniziative ludico-sportive dell’ente di promozione. Dirigente ricco di passione e di dedizione agli ideali cattolici che aveva maturato nell’Azione Cattolica di Luigi Gedda ed aveva trasmesso nella sua lunga militanza agli operatori, dirigenti ed arbitri che negli anni aveva formato. Ha ricoperto più volte il ruolo di consigliere del Comitato provinciale Napoli del CSI ed è stato componente del collegio dei probi viri. Insignito del discobolo d’oro, massima onorificenza dell’ente blu-arancio, per l’abnegazione, lo spirito di iniziativa, l’entusiasmo con cui si calava e trasmetteva nel promuovere le discipline sportive e l’organizzazione degli eventi.
Spirito libero e dotato di grande vena ironico-sarcastica oltre ad attendere alla sua occupazione primaria, è stato dipendente per 40 anni della prima Olivetti aperta a Pozzuoli dal fondatore dell’industria di Ivrea, Adriano, alla cui famiglia era legatissimo, alla moglie e alle tre figlie. Nel tempo libero si dedicò in più occasioni anche al teatro, alla composizione di testi e poesie, all’arte presepiale. Propose negli anni più volte il varo di compagnie teatrali in tutta la diocesi flegrea con i giovani di oratori, parrocchie ed associazioni sociali e culturali. Non esitava a coprire chilometri a piedi per raggiungere i siti di prova, pur di soddisfare le esigenze dei suoi collaboratori. Il lavoro, l’applicazione continua non gli costavano fatica, aveva sempre disponibilità per tutti. Nel suo laboratorio riusciva a trovare tempo per dedicarsi alla realizzazione dei presepi natalizi da regalare poi ad amici e parenti. Aveva sempre un entusiasmo inesauribile e la battuta pronta che lo facevano apparire anche col passare degli anni un eterno giovane. E così lo vogliono ricordare i tanti amici, oltre che per l’entusiasmo organizzativo.