Nell’omelia, il vescovo ha sottolineato l’importanza del servizio per i cristiani: «Il Bambino Gesù adagiato in una mangiatoia, ci insegna che Dio non soltanto è grandioso, potente, straordinario, ma che c’è in Lui qualcosa che in noi si chiama “umiltà”. Colui che sta in alto, si manifesta come colui che discende, colui che si abbassa. È lo stile di Dio, che Gesù esprime nella sua vita terrena, il suo modo di vivere e di comportarsi. Anche noi siamo chiamati ad assumere questo stile, imparando a conoscere e accogliere l’intervento di Dio nel segno da lui scelto per salvarci: la piccolezza. Dalla nascita alla croce tutta la vita di Gesù è stata sotto il segno dell’amore, che si fa misericordia, condivisione, vicinanza, servizio. Ogni battezzato è chiamato a dare il primato all’amore che si fa servizio». In particolare, rivolgendosi ai nuovi diaconi, ha delineato il profilo del loro impegno nella comunità parrocchiale e nella vita quotidiana: «Voi siete chiamati ad essere “servi” e a ricordare a tutti con il vostro stile di vita, come quello di Gesù il servo – contrassegnato da misericordia e dolcezza, tenerezza e compassione, in particolare per quelli che sono fragili come canne piegate e come lucignoli dalla fiamma smorta (cfr. Is 42,2) – che siamo “servi inutili a tempo pieno” e che ciò che conta e ciò che rimane è l’amore/agape. Attingerete forza, nuovo ardore dalla celebrazione eucaristica e dalla Liturgia; ma il vostro compito è soprattutto quello di far sì che la liturgia e la vita, la contemplazione e l’azione, la preghiera e la solidarietà camminino sempre insieme». Un’attenzione specifica è stata rivolta alle mogli dei nuovi diaconi: «Insieme alla vostra sposa testimoniate che il matrimonio e la famiglia secondo il progetto di Dio è possibile ed è bello. Cercate sempre un nuovo equilibrio tra i sacramenti del Matrimonio e del Diaconato: nessuno dei due venga penalizzato, anzi uno arricchisca l’altro». In conclusione, rivolge loro un augurio: «Sia lo Spirito Santo il vostro Maestro interiore, invocatelo, ascoltate la sua voce, lasciatevi avvolgere dai suoi doni: fortezza, sapienza, scienza, intelletto, consiglio, pietà e timore di Dio. Dio vi renda strumenti della sua carità verso tutti, soprattutto verso i poveri e i sofferenti. Siate testimoni autentici con tutta la vostra vita del Vangelo che annunciate. Siate costruttori di unità e di pace. Credi sempre ciò che proclami, insegna ciò che hai appreso nella fede, vivi ciò che insegni. Guardate sempre a Maria, che “ci mostra che cosa è l’amore e da dove esso trae la sua origine, la sua forza sempre rinnovata”, riprendendo le parole di Benedetto XVI» (su SdT on line foto della celebrazione).
Il vescovo con il sindaco di Bacoli
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Sabato 11 febbraio, alle ore 19, nel Santuario Maria Regina della Pace a Quarto, il vescovo ordinerà altri otto Diaconi permanenti:
Armando Schiano (parrocchia Santa Maria Libera nos a Quarto), Umberto Romano e Alfredo Aulisio (parrocchia Gesù Divino Maestro a Quarto), Antonio Sechi (parrocchia San Vitale a Fuorigrotta), Gianmattia Fierro (parrocchia Santa Maria del Buon Consiglio a Fuorigrotta), Ciro Di Tommaso (parrocchia San Ciro a Fuorigrotta), Giuseppe Manco (parrocchia San Giuseppe Calasanzio a Fuorigrotta), Paolo Fontana (parrocchia San Massimo a Licola).