Nominato il vescovo di Caserta. Monsignor Pietro Lagnese lascia la Chiesa di Ischia





Papa Francesco ha affidato la diocesi di Caserta a monsignor Pietro Lagnese, attualmente vescovo di Ischia. La nomina è stata ufficializzata sabato 19 dicembre, in contemporanea nella Sala Stampa della Santa Sede a Roma e comunicata dall’amministratore apostolico, Tommaso Caputo, arcivescovo prelato di Pompei, nella biblioteca del Seminario di Caserta.

Monsignor Lagnese, che era stato nominato vescovo di Ischia nel 2013, prenderà il posto di monsignor Giovanni D’Alise, scomparso il 4 ottobre scorso a causa del Covid.

«È una decisione di cui sono venuto a conoscenza solo pochi giorni fa – ha sottolineato monsignor Lagnese, nel salutare e ringraziare i fedeli della diocesi d’Ischia che lo hanno accolto in questi sette anni – e che accolgo, non senza emozione e trepidazione. Ringrazio Papa Francesco per la fiducia riposta in me e gli rinnovo ancora una volta l’assicurazione della mia costante preghiera, la mia piena comunione e l’adesione al Suo Magistero. Quando presi il largo per venire sull’Isola, dissi al Signore le parole che la Chiesa ci mette sulle labbra ogni sera a Compieta: “Signore, nelle tue mani affido il mio spirito”. E ora – mentre lascio l’Isola, non senza commozione e dolore, per il tempo ricco di grazia che qui ho vissuto e per le tante persone belle che ho conosciuto e dalle quali ho ricevuto più di quanto io abbia dato loro – posso dire che il Signore l’ha fatto: ha ascoltato la mia preghiera. Vado perciò a Caserta con la consapevolezza di non essere solo. Sento che il Signore viene con me; parte con me e mi accompagna, anzi mi precede. Vado pertanto con questa fede».

Monsignor Lagnese ha rivolto il suo saluto anche alla Chiesa di Caserta: «Il nostro territorio ha tante potenzialità – la terra, l’arte, ma anche la capacità tutta nostra di accogliere, adattarci e lavorare sodo – ma stenta a decollare. Lavoriamo perciò tutti insieme per il bene delle donne e degli uomini che vivono nella terra casertana e fanno i conti con tante ferite e contraddizioni: penso alla piaga di una povertà che cresce, specie in questo tempo; alla mancanza del lavoro che pure quando c’è, non è né libero, né partecipativo, né solidale; penso al disagio giovanile e a una diffusa illegalità che sovente sfocia in vere forme di ingiustizia sociale e di violenza; ma penso pure alla piaga dell’inquinamento ambientale e a quella cultura dell’indifferenza che spesso diventa rifiuto dello straniero e del diverso.

Un saluto tutto speciale, in questo tempo di emergenza sanitaria – conclude il vescovo – rivolgo pure ai medici e agli infermieri e a tutti gli operatori dell’Azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta e di tutte le altre strutture sanitarie presenti sul territorio, come pure ai medici di base e a quanti, nelle Rsa o nelle case di riposo, assistono infermi e anziani: il Signore doni a tutti sapienza e forza per riportare in salute quanti sono nella malattia, e occhi di tenerezza perché l’esperienza della cura diventi occasione per crescere in umanità».

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Monsignor Pietro Lagnese, nato a Vitulazio (Caserta) il 9 settembre 1961, entra nel Seminario Maggiore Arcivescovile di Napoli “Cardinale Alessio Ascalesi” a settembre del 1980. Compie i suoi studi presso la Pontificia Facoltà Teologica della Italia Meridionale, Sezione San Tommaso, dove consegue il Baccalaureato in Sacra Teologia e la Licenza in Teologia Pastorale con una Tesi sui giovani e la direzione spirituale. Ordinato sacerdote il 1° maggio 1986, è stato assistente spirituale del Movimento Apostolico Ciechi e parroco di Santa Maria dell’Agnena a Vitulazio per ventisei anni (1987-2013).

Nel 1992, per dare una risposta concreta al dilagare della piaga della droga, ha promosso la nascita del Centro di recupero per tossicodipendenti “Il Timone”, avviando un’intensa collaborazione con diverse comunità terapeutiche presenti in Italia.

Nel 2002 inaugura il Centro parrocchiale S. Maria dell’Agnena, punto di riferimento pastorale e culturale, e nel 2004 la Casa della Carità Madre Teresa di Calcutta.

Dal 1988 al 1994 è scelto quale direttore del Centro diocesano Vocazioni e Rettore del Seminario Arcivescovile di Capua; dal 1989 al 1993 svolge il ruolo di Segretario generale del 31° Sinodo della Chiesa di Capua; dal 2001 fino al 2010 assume l’incarico nell’Ufficio diocesano di pastorale familiare, prima come assistente spirituale e poi come direttore responsabile. L’arcivescovo di Capua, monsignor Schettino, lo nomina primo presidente della “Fondazione Centro Famiglia”, consultorio familiare diocesano d’ispirazione cristiana. Nel 2003 è nominato Incaricato regionale per il Settore pastorale per la Famiglia e la Vita. Nel 2010 assume l’ufficio di padre spirituale nel Seminario Maggiore arcivescovile “Cardinale Alessio Ascalesi” di Capodimonte.

Il 23 febbraio 2013 Papa Benedetto XVI lo nomina vescovo di Ischia; l’1° maggio dello stesso anno, nei primi vespri della Solennità dell’Ascensione, prende possesso canonico della diocesi.

All’interno della Conferenza Episcopale Campana è Delegato per il Settore Giustizia e Pace.

Il 19 dicembre 2020 viene nominato vescovo di Caserta da Papa Francesco.





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