Papa Francesco agli oltre 90mila giovani in Piazza San Pietro: “Siate protagonisti nel bene. Il cristiano non può essere ipocrita”





Dopo la veglia nel Circo Massimo e la Notta Bianca, i giovani che sono giunti a Roma per l’evento “X mille strade”, si sono ritrovati domenica 12 agosto in Piazza San Pietro per partecipare alla Santa Messa presieduta da Papa Francesco. Affollatissima la piazza, con 90.000 giovani italiani che si sono posti ancora in ascolto del Pontefice.

«Rinunciare al male – ha sottolineato Bergoglio – significa dire ‘no’ alle tentazioni, al peccato, a satana. Più in concreto significa dire ‘no’ a una cultura della morte, che si manifesta nella fuga dal reale verso una felicità falsa che si esprime nella menzogna, nella truffa, nell’ingiustizia, nel disprezzo dell’altro. Il cristiano non deve essere ipocrita, deve vivere in maniera coerente”.

Un invito alla testimonianza che ricalca le parole pronunciate il giorno precedente. Secondo il Papa, come espresso durante l’Angelus, i giovani devono dimostrare coerenza e coraggio:  «Vi esorto ad essere protagonisti nel bene! Non sentitevi a posto quando non fate il male; ognuno è colpevole del bene che poteva fare e non ha fatto. Non basta non odiare, bisogna perdonare; non basta non avere rancore, bisogna pregare per i nemici; non basta non essere causa di divisione, bisogna portare pace dove non c’è; non basta non parlare male degli altri, bisogna interrompere quando sentiamo parlar male di qualcuno. Se non ci opponiamo al male, lo alimentiamo in modo tacito. È necessario intervenire dove il male si diffonde; perché il male si diffonde dove mancano cristiani audaci che si oppongono con il bene, ‘camminando nella carità’ (cfr 5,2), secondo il monito di San Paolo. È buono non fare il male ma è male non fare il bene».

A Roma sono stati vissuti due giorni intensi e ai giovani sono stati offerti molti stimoli e parole d’incoraggiamento da Papa Francesco.  «È stato bello e faticoso il cammino per venire a Roma; pensate voi, quanta fatica, ma quanta bellezza! Ma altrettanto bello e impegnativo – ha sottolineato il Pontefice in conclusione della veglia di preghiera nel Circo Massimo – sarà il cammino del ritorno alle vostre case, ai vostri paesi, alle vostre comunità. Percorretelo con la fiducia e l’energia di Giovanni, il “discepolo amato”. Sì, il segreto è tutto lì, nell’essere e nel sapere di essere “amato”, “amata” da Lui, Gesù, il Signore, ci ama! E ognuno di noi, tornando a casa, metta questo nel cuore e nella mente: Gesù, il Signore, mi ama. Sono amato. Sono amata. Sentire la tenerezza di Gesù che mi ama. Percorre con coraggio e con gioia il cammino verso casa, percorretelo con la consapevolezza di essere amati da Gesù. Allora, con questo amore, la vita diventa una corsa buona, senza ansia, senza paura, quella parola che ci distrugge. Senza ansia e senza paura. altrettanto bello e impegnativo sarà il cammino del ritorno alle vostre case, ai vostri paesi, alle vostre comunità. Percorretelo con la fiducia e l’energia di Giovanni, il “discepolo amato”. Sì, il segreto è tutto lì, nell’essere e nel sapere di essere “amato”, “amata” da Lui, Gesù, il Signore, ci ama! E ognuno di noi, tornando a casa, metta questo nel cuore e nella mente: Gesù, il Signore, mi ama. Sono amato. Sono amata. Sentire la tenerezza di Gesù che mi ama. Con questo amore, la vita diventa una corsa buona, senza ansia, senza paura, quella parola che ci distrugge. Senza ansia e senza paura».

I giovani si sono dati appuntamento alla XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Panama dal 22 al 27 gennaio 2019.

 

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