Papa Francesco ha ricordato anche le “altre pandemie”: «Nei primi quattro mesi di quest’anno sono morti 3 milioni e 700 mila persone di fame. Questa preghiera di oggi per chiedere che il Signore fermi questa pandemia ci deve far pensare alle altre pandemie del mondo. Ce ne sono tante: quella della fame, quella della guerra, quella dei bambini senza educazione. E questo lo chiediamo come fratelli, tutti insieme. Che Dio benedica tutti noi e abbia pietà di noi».
La Giornata mondiale di oggi, introduce anche alla Settimana Laudato Si’.
Il 2020 celebra il quinto anniversario della Laudato Si’, l’enciclica firmata da Papa Francesco il firmata il 24 maggio 2015, sulla cura della “nostra casa comune”. Un invito a riflettere sui valori che condividiamo e a creare un futuro più giusto e sostenibile. Così, in occasione dell’anniversario, è stata organizzata la Settimana Laudato Si’, dal 16 al 24 maggio, sul tema “Tutto è connesso”.
Mentre il mondo vive una crisi che passerà alla storia, i cattolici di tutto il mondo si danno appuntamento tramite i social per realizzare eventi e azioni, in difesa del Creato, durante tutta la settimana, che si conclude domenica 24 maggio con la Giornata mondiale di preghiera. In un videomessaggio Papa Francesco incoraggia i fedeli a partecipare. «Che tipo di mondo vogliamo lasciare a quelli che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?». A partire da questa domanda Bergoglio rinnova il suo appello urgente a rispondere alla crisi ecologica: «Il grido della terra e il grido dei poveri non possono più aspettare. Prendiamoci cura del creato, dono del nostro buon Dio creatore».
La Settimana Laudato Si’ è patrocinata dal Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale e guidata da un insieme di partner cattolici. Oltre 2.000 persone si sono impegnate a partecipare alla settimana e sono numerose le iniziative locali in programma in tutto il mondo. Info su: LaudatoSiWeek.org/it
Anche il direttore della Caritas Italiana, don Francesco Soddu, invita a partecipare all’iniziativa. «La pandemia – sottolinea don Soddu – ha colpito dovunque e ci insegna come soltanto con l’impegno di tutti possiamo rialzarci e sconfiggere anche il virus dell’egoismo sociale con gli anticorpi di giustizia, carità e solidarietà. Per essere costruttori di un mondo più giusto e sostenibile, di uno sviluppo umano integrale che non lasci indietro nessuno. In particolare, questa pandemia può essere una opportunità di radicare nel nostro futuro il valore della fraternità».