Papa Francesco: nel 2021 le cose andranno meglio se lavoreremo insieme per il bene comune

Foto Vatican Media/LaPresse1-01-2021 Città del Vaticano, VaticanoCronacaAngelus di Papa Francesco nella Biblioteca Palazzo Apostolico.DISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE





«Rinnovo a tutti voi i miei auguri per l’anno appena iniziato. Come cristiani – ha sottolineato Papa Francesco dopo l’Angelus di domenica 3 gennaio – rifuggiamo dalla mentalità fatalistica o magica: sappiamo che le cose andranno meglio nella misura in cui, con l’aiuto di Dio, lavoreremo insieme per il bene comune, mettendo al centro i più deboli e svantaggiati. Non sappiamo che cosa ci riserverà il 2021, ma ciò che ognuno di noi e tutti insieme possiamo fare è di impegnarci un po’ di più a prenderci cura gli uni degli altri e del creato, la nostra casa comune».

Il pontefice ha messo in guardia dalla tentazione di prendersi cura soltanto dei propri interessi, di concentrarsi solo sul profilo economico, di vivere cercando solamente di soddisfare il proprio piacere: «Ho letto sui giornali una cosa che mi ha rattristato abbastanza: in un Paese, non ricordo quale, per fuggire dal lockdown e fare le vacanze bene, sono usciti quel pomeriggio più di 40 aerei. Ma quella gente, che è gente buona, ma non ha pensato a coloro che rimanevano a casa, ai problemi economici di tanta gente che il lockdown ha buttato a terra, agli ammalati? Soltanto, fare le vacanze e fare il proprio piacere. Questo mi ha addolorato tanto».

Bergoglio ha rivolto un particolare saluto a quanti iniziano il nuovo anno con maggiori difficoltà, ai malati, ai disoccupati, a quanti vivono situazioni di oppressione o sfruttamento, alle famiglie, specialmente quelle in cui ci sono bambini piccoli o che aspettano una nascita: «Sempre una nascita è una promessa di speranza. Sono vicino a queste famiglie: il Signore vi benedica».

 





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