Dal 2015 Papa Francesco ha istituito il mese del “Tempo del Creato”, che inizia il 1° settembre, Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, e termina il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, patrono dell’ecologia. Un periodo nel quale tutti siamo invitati a rinnovare la nostra relazione con il Creatore e tutto il creato attraverso la celebrazione, la conversione e l’impegno insieme. Come ha dichiarato il Pontefice il 4 ottobre 2020: “I segni dei tempi mostrano chiaramente che la fraternità umana e la cura del creato formano l’unica via verso lo sviluppo integrale e la pace”.
A conclusione di questo mese, il Circolo Laudato Si’ e l’Ufficio per la Pastorale del lavoro, giustizia, pace e custodia del Creato della Diocesi di Pozzuoli, organizza una “Passeggiata nel Creato”, sabato 8 ottobre, nell’Oasi naturalistica di Monte Nuovo a Pozzuoli.
Titolo dell’iniziativa “Rigeneriamoci: per scoprire insieme il valore del dono nella relazione”. Appuntamento alle ore 9.30, con la presentazione del luogo, momenti di preghiera e di raccoglimento personale (conclusione prevista per le ore 12.30).
Per info: circololaudatosipozzuoli@yahoo.com – cell. 3497418799.
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La promozione e l’organizzazione del “Tempo del Creato” a livello nazionale è curata dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale di Roma, nato il 17 agosto 2016, frutto dell’azione di riforma del Papa, che nella Lettera Apostolica, in forma di Motu Proprio, Humanam Progressionem, ha voluto unire i quattro precedenti Pontifici Consigli (Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace, il Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, il Pontificio Consiglio Cor Unum e il Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari per la Pastorale della Salute). Il Dicastero è chiamato ad esprimere la sollecitudine della Chiesa negli ambiti della giustizia, della pace e della salvaguardia del creato, come in quelli che riguardano la salute e le opere di carità.
Il tema di quest’anno è: “Ascolta la voce del creato”, mentre il simbolo che rappresenterà le celebrazioni è il roveto ardente (Esodo 3,1:12). «Il dolce canto del Creato ci invita a praticare una “spiritualità ecologica” (Lett. enc. Laudato si’, 216), attenta alla presenza di Dio nel mondo naturale. È un invito a fondare la nostra spiritualità sull’amorevole consapevolezza di non essere separati dalle altre creature, ma di formare con gli altri esseri dell’universo una stupenda comunione universale». Così si è espresso il Santo Padre nel suo Messaggio per la Giornata mondiale di Preghiera per la Salvaguardia del Creato. «Durante questo Tempo del Creato – ha aggiunto – preghiamo affinché i vertici COP27 e COP15 possano unire la famiglia umana per affrontare decisamente la doppia crisi del clima e della riduzione della biodiversità».
Il roveto ardente è il simbolo del Tempo del Creato 2022. Oggi, la prevalenza di incendi innaturali è un segno degli effetti devastanti che il cambiamento climatico ha sui più vulnerabili. Il creato urla mentre le foreste crepitano, gli animali fuggono e le persone sono costrette a emigrare a causa del fuoco dell’ingiustizia.
Al contrario, il fuoco che chiamò Mosè mentre pascolava il gregge sul monte Oreb non consumò né distrusse il roveto. Questa fiamma dello Spirito ha rivelato la presenza di Dio. Questo fuoco sacro ha affermato che Dio ha ascoltato le grida di tutti coloro che hanno sofferto e ha promesso di restare con noi, mentre perseguivamo fedelmente la nostra liberazione dall’ingiustizia.