L’arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, ha lanciato un appello per un Patto educativo per la Città Metropolitana di Napoli.
La malavita, ha affermato, sta “uccidendo Napoli” e si è rivolto a tutti – cittadini, associazioni, istituzioni locali e regionali, Governo – per mettere insieme “esperienze, ruoli, linguaggi e passioni differenti per dare vita ad un alfabeto comune dell’educare”.
«Rivolgo l’invito – ha dichiarato don Mimmo, come preferisce farsi chiamare – a ritrovarci ad un Tavolo condiviso, per dare vita ad un percorso comune che vada oltre la denuncia e diventi proposta concreta per rigenerare le ferite del presente in speranza di futuro…
Ritengo necessario istituire un Osservatorio sulle Risorse e sulle Fragilità Educative, che possa contribuire, con spirito profetico e per il bene di tutti, ad accompagnare questo delicato percorso. In questa fase iniziale – che si concluderà con un primo incontro del Tavolo tra circa un mese – l’Osservatorio accoglierà le adesioni di tutte le realtà che decideranno di rispondere a quest’appello, impegnandosi concretamente perché questo sogno diventi segno; un segno che rimetta al centro la bellezza dell’educare, creando un sistema di comunità generativo di vita e di speranza, alternativo alle logiche di morte e disperazione del sistema mafioso«.
Anche il vescovo di Pozzuoli e di Ischia, monsignor Gennaro Pascarella, si è posto al fianco dell’arcivescovo di Napoli, insieme ad altri confratelli e a tante realtà che già si sono dichiarate pronte a partecipare attivamente.
Segni dei tempi sostiene l’Appello del Patto educativo per Napoli. Si può aderire inserendo i propri dati in un semplice form.
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