La diocesi di Pozzuoli ha partecipato in pellegrinaggio all’Udienza Giubilare del Papa in piazza San Pietro a Roma, sabato 22 ottobre, nel giorno in cui la Chiesa ricorda San Giovanni Paolo II (data d’inizio solenne del suo ministero di Pastore Universale della Chiesa nel 1978).
Papa Francesco, nel suo discorso, ha ricordato con emozione quel momento: «Esattamente trentotto anni fa, quasi a quest’ora, in questa Piazza risuonavano le parole rivolte agli uomini di tutto il mondo: Non abbiate paura! (…) Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo. Queste parole le ha pronunciate all’inizio del suo pontificato, Giovanni Paolo II, Papa di profonda spiritualità, plasmata dalla millenaria eredità della storia e della cultura polacca trasmessa nello spirito di fede, di generazione in generazione. Quest’eredità era per Lui fonte di speranza e di coraggio, con cui esortava il mondo ad aprire largamente le porte a Cristo. Quest’invito si è trasformato in un’incessante proclamazione del Vangelo della misericordia per il mondo e per l’uomo, la cui continuazione è quest’Anno Giubilare».
Il pontefice ha sottolineato un aspetto importante della misericordia, che è il dialogo: «Permette alle persone di conoscersi e di comprendere le esigenze gli uni degli altri. Anzitutto, esso è un segno di grande rispetto, perché pone le persone in atteggiamento di ascolto e nella condizione di recepire gli aspetti migliori dell’interlocutore. In secondo luogo, il dialogo è espressione di carità, perché, pur non ignorando le differenze, può aiutare a ricercare e condividere il bene comune. Il vero dialogo necessita di momenti di silenzio, in cui cogliere il dono straordinario della presenza di Dio nel fratello».
«Dialogare – ha sottolineato ancora il Papa – è ascoltare quello che mi dice l’altro e dire con mitezza quello che penso io. Se le cose vanno così, la famiglia, il quartiere, il posto di lavoro saranno migliori. Ma se io non lascio che l’altro dica tutto quello che ha nel cuore e incomincio ad urlare – oggi si urla tanto – non andrà a buon fine questo rapporto tra noi; non andrà a buon fine il rapporto fra marito e moglie, tra genitori e figli. Ascoltare, spiegare, con mitezza, non abbaiare all’altro, non urlare, ma avere un cuore aperto».
Il pellegrinaggio diocesano si è concluso con la celebrazione eucaristica nella Basilica San Giovanni Bosco, quartiere Cinecittà, presieduta dal vescovo, monsignor Gennaro Pascarella, che ha ripreso l’appello al dialogo del Papa, alla luce delle indicazioni del Sinodo diocesano e del recente convegno ecclesiale, sottolineando che camminare “insieme” oggi appare necessario, essenziale, fondamentale.
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