Il referendum costituzionale impone la necessità di un’analisi attenta sulle modifiche che la riforma ipotizza. Per questo motivo il Mieac (Movimento impegno educativo di Azione Cattolica) della Diocesi di Pozzuoli, ha organizzato il 19 settembre un incontro pubblico nel Centro Arcobaleno a Fuorigrotta, sul tema “Riforma costituzionale: tra presente e futuro”. Relatore l’avvocato generale dello Stato Raffaele Cananzi, che è stato presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana dal 1986 al 1992; nel 1996 è stato eletto alla Camera dei deputati, divenendo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel II governo Amato (2000-2001); nel 2015 è stato nominato presidente del Consiglio scientifico dell’Isacem-Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI.
L’avvocato Cananzi ha illustrato in modo semplice e articolato le modifiche previste per il nuovo “Senato delle Regioni”, chiarendo i motivi che hanno spinto a proporre una riduzione del numero dei senatori, che dovrebbero scendere a 100 ed essere eletti tra i consiglieri regionali e tra i sindaci, in modo da rappresentare in modo maggiormente diretto le esigenze territoriali, cercando di favorire anche l’accellerazione nell’iter delle leggi. Significativa la presenza di giovani, che caratterizzano sempre gli incontri del Mieac diocesano. Da loro sono state presentate una serie di domande al relatore, cercando d’individuare anche i limiti delle proposte avanzate.
L’incontro si è posto in sintonia con quanto affermato dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei in chiusura del Consiglio episcopale permanente che si è svolto a Roma dal 26 al 28 settembre. In riferimento al referendum ha suggerito di “rendersi conto della sua importanza particolare”, informarsi per “non accontentarsi del sentito dire”, ricordarsi che in questo caso “non c’è il quorum”.
«Speriamo che i cittadini si rendano conto dell’importanza di questo referendum – ha auspicato il cardinale – che richiede la partecipazione della sovranità popolare con il proprio diritto di voto». Il referendum del 4 dicembre, per la Cei, “è troppo importante: attiene all’impianto della Repubblica, dello Stato, non è una cosa che si cambia tutti i giorni facilmente”.
In occasione del Consiglio, i vescovi hanno sottolineato anche l’importanza di maturare una piena consapevolezza dei cambiamenti radicali che attraversano il mondo del lavoro. Per questo motivo, come è stato comunicato dal presidente della Cei, la prossima Settimana Sociale dei Cattolici Italiani (prevista dal 26 al 29 ottobre 2017 a Cagliari), avrà come tema: “Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo e solidale”.
(foto di Lello Esposito)