Rione Toiano, ai terremotati il ricavato della festa patronale di San Michele Arcangelo





“Niente festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo, patrono della nostra parrocchia, solo un programma religioso. Tutto il ricavato delle offerte sarà interamente devoluto alle vittime unitamente alla somma che si sarebbe dovuto spendere per i fuochi di artificio ed i vari allestimenti”. Così ha scritto sul proprio profilo facebook, il giovane parroco del quartiere Toiano, periferia nord di Pozzuoli, don Michele Cavallo (programma solennità di San Michele, da sabato 26 a martedì 29 settembre, sul sito www.sanmichelepozzuoli.it). “Una decisione – spiega al telefono – che ho preso subito dopo il tragico evento ed ho informato i  miei collaboratori. In parte la tragedia l’ho vissuta anch’io, perché quella notte mi trovavo ad Ariccia per un corso di formazione. Ci siamo svegliati di soprassalto e riversati in strada. Tanta la paura!”. Don Michele guida una comunità di circa ventimila anime, nella maggior parte costituita da famiglie i cui nonni e genitori hanno conosciuto gli effetti di un sisma per gli eventi  bradisismici del marzo 1970, risiedendo sul Rione Terra, l’acropoli poi evacuata per il fenomeno sismico caratteristico dei Campi Flegrei. “Sono in contatto con il vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili – aggiunge – e mi ha evidenziato che non servono alimenti e vestiari, ma soldi. La gente vuole subito puntare alla ricostruzione. Mi auguro che il nostro contributo sia davvero tangibile e significativo per la rinascita di quella terra”.

Anche il Centro sportivo italiano ha manifestato di voler aderire subito all’iniziativa promossa dal giovane parroco, con il coinvolgimento dei propri iscritti ed entrando in contatto con parrocchie e società affiliate, per sostenere la ricostruzione di quei borghi caratteristici e ricchi di storia distrutti dal sisma.

Silvia Moio

 





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