Papa Francesco indica per venerdì 27 marzo, alle ore 18, un momento di preghiera da lui presieduto, che si concluderà con la speciale benedizione Urbi et Orbi sul sagrato di San Pietro, in una piazza che sarà ovviamente vuota. La preghiera globale sarà trasmessa in streaming e sarà concessa l’indulgenza plenaria.
«Alla pandemia del virus – afferma Bergoglio – vogliamo rispondere con l’universalità della preghiera, della compassione, della tenerezza. Facciamo sentire la nostra vicinanza alle persone più sole e più provate. Vicinanza a medici agli operatori sanitari, agli infermieri e infermiere, alle autorità che devono prendere misure dure, ma per il bene nostro, ai poliziotti e ai soldati che sulle strade cercano di mantenere l’ordine per il bene di tutti noi».
Prima di venerdì, il Papa ha chiamato tutti i leader religiosi cristiani e tutti i fedeli a recitare il Padre Nostro mercoledì 25 marzo, alle ore 12. Un invito a tutti i cattolici, “in questo tempo particolare di prova per tutta l’umanità, ad affrontare le avversità uniti nella preghiera e nell’amore, pur se nella distanza fisica”.
La forza della preghiera viene richiamata anche dal vescovo di Pozzuoli, in una lettera pubblicata sul sito della diocesi (www.diocesipozzuoli.org). «Insieme alla preghiera – esorta monsignor Gennaro Pascarella – non smettiamo di amare. Riscopriamo il cuore del cristianesimo: ciò che conta è amare! Ciò che resta è amare! Ciò che ci fa rimanere uniti tra noi è l’amore: non un amore qualsiasi, “l’amore di Dio … riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo datoci in dono” (Rm 5,5). Questo amore non permette ripiegamenti, non ci rende cupi e lamentosi. Riscopriamo i nostri vicini di casa e, nel rispetto delle regole che ci sono state date, poniamo gesti concreti di attenzione e di condivisione. Sosteniamo i volontari, soprattutto giovani, che in questo tempo, in cui predomina la paura, hanno il coraggio, senza correre rischi inutili, di non far marcare cibo e vestiti ai senza fissa dimora. Vi raccomando di prendervi cura dei vostri genitori, nonni, nonne e parenti in difficoltà. Anche in loro è presente Gesù!».
La Comunità di Sant’Egidio, impegnata per offrire gesti concreti di solidarietà agli ultimi, invita tutti ad unirsi in preghiera tramite Internet, come sottolineato anche da Antonio Mattone, testimone di carità e voce del movimento fin dalla sua costituzione, alla fine degli anni 70. La preghiera online viene trasmessa sulla home page del sito (www.santegidio.org) in cinque lingue (italiano dalle ore 18; inglese dalle ore 19; spagnolo, francese e olandese dalle ore 20) e rimane disponibile per tutta la giornata seguente.