Il presidente francese Emmanuel Macron ha incontrato Papa Francesco in Vaticano, in un colloquio privato durato circa un’ora (il secondo incontro più lungo del pontefice, dopo quello con Obama). Al centro del colloquio, che si è svolto in un clima molto cordiale, la questione migranti, l’atteggiamento dell’Europa e le questioni bilaterali, specie alla luce della posizione non rigidamente laicista espressa dal presidente recentemente.
Tra i doni che si sono scambiati, il Papa ha consegnato a Macron una medaglia in bronzo, incorniciata nel marmo, raffigurante San Pietro e il colonnato, il presidente francese, accompagnato dalla moglie Brigitte, ha donato una prima edizione in francese dell’opera “Per la pace perpetua” di Kant.
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Approfondimento di Carlo Marino
Il Papa ha fatto dono al Presidente francese di una medaglia in bronzo, incorniciata nel marmo, raffigurante San Pietro e il colonnato. Il 28 agosto 1657 Papa Alessandro pose la prima pietra del braccio sinistro del Colonnato della Basilica di San Pietro, quello verso i Palazzi Apostolici, e con essa si interrò una medaglia, celebrativa dell’evento. Tale medaglia testimonia il progetto originario del Bernini, che prevedeva un terzo braccio, mai però realizzato, a chiudere la piazza; doveva servire ad aumentare la meraviglia del visitatore, a cui all’improvviso, al termine di un percorso fra un dedalo di strade e vicoli, appariva la maestà della Basilica. Da notare che la medaglia mostra al centro della piazza una sola fontana, in asse con l’obelisco, anziché le due che furono poi realizzate.
La «legenda» fu scritta personalmente dal Pontefice:
– sul dritto: «ALEXANDER VII PM – VATICANI TEMPLI AREA PORTICIBUS EXORNATA »
– sul rovescio: «FUNDAMENTA EIUS MONTIBUS SANCTIS».
A modellarla per la fusione in bronzo da mm 77 fu l’incisore camerale Gaspare Morone Mola, che si avvalse certamente di un bozzetto dello stesso Bernini. Sotto la direzione del conservatore del Medagliere Vaticano, Prof. Giancarlo Alteri, Daniela Fusco, nota scultrice e medaglista, ha riprodotto fedelmente l’originale, che è stato contornato da un decoro composto da Emanuela Rocchi, artista della Fabbrica di San Pietro, contenente la raffigurazione simbolica della Trinità: i raggi, espressione della forza primigenia del Padre; il pesce, «ichthys», simbolo protocristiano del Figlio; la colomba, a significare lo Spirito Santo. L’insieme in bronzo, di mm 142, è contenuto in una cornice quadra, modellata a mano con decoro di tralci di vite a rilievo su gres ceramico, con finitura a travertino romano.
Inoltre, il Papa ha regalato i volumi dei documenti papali: il Messaggio per la Pace di quest’anno, il Documento sulla Fratellanza Umana, il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della Libreria Editrice Vaticana.
Il Presidente Macron ha donato al Papa una prima edizione in francese dell’opera “Per la pace perpetua” di Immanuel Kant.
Nel pomeriggio Macron, in qualità di Protodiacono del Capitolo di San Giovanni in Laterano, vi si recherà in visita: si tratta di una tradizione risalente ai re di Francia e tornata in auge negli anni Cinquanta del Novecento.
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