Sabato 26 settembre, alle ore 11, nella Chiesa Cattedrale a Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, celebra la Messa di Beatificazione della Venerabile Serva di Dio Madre Maria Luigia Velotti del Santissimo Sacramento. Presiede il cardinale Angelo Beccio, Prefetto della Congregazione Pontificia delle Cause dei Santi.
La nuova santa della Chiesa di Napoli, nata a Soccavo, è uno straordinario esempio di vita contemplativa ed azione caritatevole. Maria Luigia, detta la “Monaca Santa” ha saputo coniugare l’amore per Dio con la dedizione al prossimo. La vita della Fondatrice delle Suore Adoratrici della Santa Croce è stata scandita da sofferenze inaudite che Ella vissuto come partecipazione alla Passione di Cristo mutandole in dedizione solidale.
La Santa Messa per la Beatificazione sarà trasmessa in diretta da Canale 21, sabato 26 settembre a partire dalle ore 10.40.
“Gli eccellenti ascolti – dichiara l’editore Paolo Torino – conseguiti in occasione della diretta del Miracolo di San Gennaro conferma l’attenzione del pubblico verso gli eventi religiosi trasmessi dalla nostra emittente. Siamo impegnati a diffondere valori positivi e speranza in un tempo nel quale è particolarmente urgente rafforzare l’identità comunitaria”. Il commento è affidato a Peppe Iannicelli. Interviste a cura di Antonio Salamandra.
Nei giorni precedenti la Beatificazione il VG21, diretto da Gianni Ambrosino, proporrà numerosi servizi speciali dedicati a questo straordinario appuntamento di fede e devozione.
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Maria Velotti è nata a Soccavo – Napoli nel 1826. Fin da giovane visse la spiritualità francescana sotto la guida dei Frati Minori come laica professa del Terz’Ordine di San Francesco d’Assisi. Dopo aver trascorso vari anni nella preghiera e nella penitenza, diede vita nel 1877 alla nuova famiglia religiosa delle Suore Francescane Adoratrici della Santa Croce per l’educazione delle bambine e per la promozione della donna. In tal modo, con la sua opera, si inserì pienamente nella straordinaria stagione di carità sociale che caratterizzò la Chiesa di Napoli dell’800. Morì nella casa madre dell’Istituto a Casoria nel 1886, circondata da vasta fama di santità. Il riconoscimento del miracolo operato da Dio per la sua intercessione ha aperto ufficialmente la strada alla beatificazione.