Creare una compagnia teatrale stabile, nella parrocchia San Lorenzo martire a Pianura. Questa l’idea del parroco, don Enzo Cimarelli, insieme al coordinatore Gennaro Bonetti e al regista Lello Florio. Un lavoro che ha dato i primi frutti nel 2023, quando hanno messo in scena due primi spettacoli esibendosi nel teatro della chiesa Santi Apostoli Pietro e Paolo a Soccavo e nella chiesa San Gioacchino a Bacoli. La compagnia si è esibita con successo il 20 aprile scorso, nel Teatro “Risorgimento” a Soccavo, al suo battesimo teatrale, con la commedia di Lello Florio “Le scatole vuote”.
Il progetto teatrale, che si rivolge ai giovani e agli anziani della comunità pianurese, ha come obiettivo l’ampliamento della coscienza e l’espressione del sè. Lo spettacolo non è il fine, ma lo strumento utilizzato dai partecipanti al laboratorio. Scopo è affermare la presenza in se stessi di un’identità multipla, che contiene anche personaggi non espressi o non sufficientemente espressi nella vita quotidiana. I benefici di questa attività – come spiegato dagli organizzatori – sono molteplici, come migliorare la conoscenza di se stessi e delle proprie potenzialità, migliorare l’empatia e la capacità di socializzazione, la concentrazione e la memoria. Il teatro ha il vantaggio di essere un formidabile strumento pedagogico. Il racconto teatrale permette loro di confrontarsi, prima di tutto con testi sociali, umani e di fede, ma soprattutto con se stessi. La gioia degli organizzatori è aver visto recitare alcuni giovani molto timidi, che mai avrebbero pensato di salire sul palco, grazie alla scoperta del fascino del teatro.
Significativa la trama della rappresentazione teatrale messa in scena. Protagonista un uomo che si ritrova naufrago nel cosmo, per avaria alla sua navicella spaziale. L’uomo possiede dei semi magici, i quali, annaffiati con la giusta quantità d’acqua (amore), producono gioia, benessere e fede.
Dopo tanto girovagare nell’universo, atterra nella parrocchia San Lorenzo martire a Pianura. L’uomo decide di piantare i suoi semi in quella comunità parrocchiale. Lavora sodo per creare dei canali d’irrigazione, su una terra che si presenta dura come il cemento. Alla fine riesce a far germogliare tante piante di vita. E i frutti di quei semi magici, come è evidente a conclusione dello spettacolo, si vedono nella parrocchia, dove sono state attivate tante iniziative sociali, sportive, teatrali, di animazione.
Il teatro implica una corresponsabilità molto forte, dietro uno spettacolo ci sono giorni di prove e studio costante delle parti, si tratta dunque di strumento efficace, prezioso e spirituale; capace di rivitalizzare la pastorale parrocchiale. È ormai dimostrato come la recitazione incida, attivamente, sul benessere psicologico. Infatti è considerata una vera e propria forma di terapia che utilizza protocolli e procedure specifiche per prevenire ed alleviare diverse forme di disagio psicologico tra cui disturbi d’ansia che possono includere la paura di parlare in pubblico, difficoltà relazionali, bassa autostima e depressione.