Scomparso il diacono Pasquale Grottola, il buon samaritano del poliambulatorio Caritas





La scomparsa del diacono Pasquale Grottola ha scosso tutta la diocesi. Fondatore e direttore del Poliambulatorio “San Giuseppe Moscati”, Pasquale ha rappresentato la vera icona della carità. Impegnato nella Caritas diocesana sin dalla fine degli anni ’90, insieme a don Fernando Carannante, è stato servitore instancabile dei poveri e dei disagiati. Stroncato da un infarto il 14 febbraio, mentre accompagnava il vescovo nella X Municipalità a Bagnoli per la visita pastorale, è stato ricordato con parole piene di affetto da parte degli amici, dei tanti che lo hanno conosciuto e hanno potuto godere delle sue attenzioni, sempre accompagnate dal suo immancabile sorriso.

Facciamo nostri alcuni pensieri per dimostrare l’affetto provato per Pasquale.

A ricordarci di te, sarà la silenziosa eco della tua voce squillante, in quei luoghi che ti rappresentavano. Luoghi dove hai servito gli altri. Hai fatto tuo lo stile di vita del buon samaritano: offrivi aiuto, sostegno e conforto a chi era perso, tutto di tasca tua, anche ciò che sovrabbondava dal programmato. E lo hai sempre fatto col sorriso negli occhi e il viso duro di chi, nel silenzio, insegna l’amore e la carità. Hai fatto tuo il vivere del diacono, anche quando non avevi indosso la dalmatica. Pronto a inginocchiarti prima ancora che venisse chiesto. Hai sempre avuto un cuore grande. Grazie per essere stato sempre presente nei momenti più difficili, ma anche nei più belli.

La morte non è mai l’ultima parola, semmai è solo un punto messo al penultimo capitolo del libro della vita. Grazie per tutto il bene che hai donato nel servizio luminoso agli ultimi della nostra diocesi. Grazie per la premura e l’amicizia che sempre hai avuto. Grazie perché per tanti sei stato esempio di una Chiesa del grembiule e non degli incensi. Ringraziamo Dio per il dono grande della tua esistenza.

La Chiesa di Dio perde una colonna sulla terra, ma acquista un giusto in Paradiso, dove ti sei presentato con le mani piene di doni, piene di frutti, gli stessi, ma centuplicati, che avevi seminato qui su questa terra. Grazie perchè hai insegnato che il Pane diviso in realtà è pane moltiplicato.

Per non dimenticarti continueremo a vivere seguendo la tua speciale carica umanitaria.

Come scritto nel sito diocesano, lo ricordiamo al Signore nella preghiera e con questa foto che bene esprime il suo amore per Gesù Eucarestia e lo slancio che ha messo nel suo servizio diaconale e professionale a servizio dei poveri e degli ultimi. Preghiamo anche per la cara moglie Marisa e la famiglia duramente colpite da questa perdita.





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