L’estate, stagione turistica per eccellenza nei Campi Flegrei, si avvicina. Mentre si dibatte sulla crisi del settore e i box in plexiglass per mantenere le distanze in spiaggia, c’è chi si impegna in vista della “normalità”, perché la vita deve continuare, garantendo posti di lavoro e nuove attrattive per il territorio. L’ultima sfida arriva dal patrimonio di tesori sommersi dell’antica Baia. E c’è una nuova barca per esplorare il mare delle meraviglie. Si chiama “Iris” ed è una modernissima imbarcazione dal fondo trasparente, che consentirà di vedere, per la prima volta in un’ampia visione, integrata da vari dispositivi, il mondo sommerso dei Campi Flegrei. Un ecosistema unico al mondo, dove l’ambiente marino si mescola alla presenza di antiche rovine sommerse, d’epoca romana.
La novità dell’Iris, nell’ambito dei trasporti turistici, è anche di «consentire una mobilità ecosostenibile, incrementando i flussi turistici senza aggravare sulla congestione delle strade», come spiega l’avvocato Massimo Schiano, consulente e portavoce dell’iniziativa:
Com’è nata l’idea di Iris?
«E’ una proposta del nostro capobarca, Andrea D’auria, amministratore della start up N’Ostro Sud S.r.l. Nello specifico, con “Iris” – nome di origine greca che significa arcobaleno, richiamando tutti i colori dello spettro solare – vogliamo dare la possibilità anche a coloro che non praticano la subacquea di scoprire le meraviglie del nostro mare. Assieme al capobarca, collaboreranno per far conoscere il patrimonio archeologico Annabella Di Prisco e Alessandra Fragale».
Un’imbarcazione, dunque, progettata per valorizzare l’Area Marina Protetta dei Campi Flegrei…
«Esatto, così si potrà ammirare ciò che normalmente è visibile soltanto immergendosi. Per questo, “Iris” è dotata di una doppia pavimentazione a fondo trasparente per una più ampia visione del fondale marino e delle rovine archeologiche sommerse; visione arricchita con nuove tecnologie a disposizione dei passeggeri. La barca è lunga 14 metri, è dotata di due motori e può ospitare un numero massimo di 50 passeggeri, esclusi i membri dell’equipaggio. Ed è anche attrezzata per ospitare a bordo fino a quattro disabili».
Quali sono gli itinerari di Iris?
«Il “safari marino”, che comprende diverse attività didattiche durante il viaggio, partirà dal porto di Pozzuoli e si dirigerà alla scoperta dell’area archeologica sommersa (nella foto) della Ripa Puteolana e dell’antico Portus lulius, primo porto dell’Impero romano. Poi nell’Area Marina Protetta di Baia, per ammirare le meraviglie archeologiche sommerse del Ninfeo dell’imperatore Claudio con le sue celebri statue, e quindi lo sbarco nel pittoresco porto di Baia, anche per consentire ai turisti l’accesso al Museo Archeologico dei Campi Flegrei, ubicato nel castello Aragonese. La fermata successiva è a Marina Grande di Bacoli, dove insistono altri importanti siti archeologici flegrei, quali la Tomba di Agrippina, la Piscina Mirabilis e le Cento Camerelle. Infine, “Iris”, raggiungerà Miseno, per la visita ad altri siti archeologici come il Sacello degli Augustali, il teatro dell’antica Misenum, e la Grotta della Dragonara».
Antonio Cangiano
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