Sentire cum ecclesia significa per Papa Francesco essere Chiesa «in stato permanente di missione». Una Chiesa “in uscita” anche dall’autoreferenzialità, non essere rinchiusa in «una piccola stanza che può contenere solo un gruppetto di persone selezionate». Una Chiesa missionaria proiettata verso un mondo dove prevale la «globalizzazione dell’indifferenza». Indifferenza che provoca quella «cultura dello scarto» basata sulla preminenza dell’interesse individuale a cui, secondo il Pontefice, si deve contrapporre il Vangelo della misericordia.
Con questo spirito, tutti i gruppi della parrocchia Santa Maria del Buon Consiglio di Cappella a Bacoli, hanno organizzato domenica 8 luglio una serata di fraternità per proclamare che Gesù è il Signore e testimoniare l’importanza della conversione, perché “non si è pronti se prima non si esce da se stessi, verso Dio e verso gli altri”.
Luigi Di Meo